Martedì 17 Febbraio 2004 - 540ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:30)
Prosegue l'esame degli emendamenti al ddl n. 2544, di riforma dell'ordinamento della Repubblica.
Dopo l'annuncio del relatore D'Onofrio della presentazione di due riformulazioni di precedenti emendamenti all'art. 3, sulla composizione del Senato (che rimane accantonato insieme all'art. 6), è stato approvato l'articolo 8 sulle modalità di funzionamento delle Assemblee parlamentari: esso prevede quorum diversi tra Camera e Senato per l'adozione dei rispettivi Regolamenti e per la validità delle deliberazioni (per le quali, al Senato, è necessaria anche la presenza di membri eletti in almeno un terzo delle Regioni) ed assegna al Regolamento della Camera il compito di garantire le prerogative ed i poteri del Governo e della maggioranza ed i diritti delle opposizioni in ogni fase dell'attività parlamentare, di istituire la figura del Capo dell'opposizione e di riservare a deputati della stessa la presidenza delle Commissioni, delle Giunte e degli organi interni cui sono attribuiti compiti ispettivi, di controllo e di garanzia. Le aperture della maggioranza sul terreno delle garanzie offerte all'opposizione parlamentare sono state giudicate del tutto insufficienti dal centrosinistra, i cui emendamenti sono stati respinti.
E' stato quindi approvato l'art. 9, che conferma la riserva di legge ordinaria di cui all'art. 65 della Costituzione per la determinazione dei casi di ineleggibilità e incompatibilità alla carica di deputato e senatore: respinta la proposta dell'opposizione di estendere la previsione anche agli uffici di membro del Governo e di Autorità indipendente. Sempre in tema di status del parlamentare, è stata approvata una nuova formulazione dell'art. 66 della Costituzione proposta dal sen Calderoli (Lega) che prevede maggioranze qualificate (più ampia quella della Camera) per le votazioni di ciascun ramo del Parlamento nel giudizio di ammissibilità dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità: sono stati respinti gli emendamenti dell'opposizione tendenti ad affidare la tutela da possibili abusi della maggioranza in tale procedura non al quorum di votazione ma al ricorso alla Corte costituzionale.
Approvati, infine l'art. 10 che conferma il divieto di mandato imperativo di cui all'art. 67 della Costituzione e sancisce che ogni deputato e senatore rappresenta la Nazione e la Repubblica (distinzione criticata dalle opposizioni e dal sen Del Pennino del PRI), e l'art. 11 sull'indennità parlamentare, modificato da un emendamento del sen Calderoli con il quale si vieta la cumulabilità con indennità o emolumenti derivanti da altre cariche pubbliche elettive. Sono stati accantonati gli emendamenti aggiuntivi all'articolo 10, tra i quali figurano proposte relative alla modifica della disciplina delle immunità parlamentari e sulla improcedibilità nei confronti delle più alte cariche dello Stato.
Il seguito della discussione del ddl. 2544 è rinviato alla seduta antimeridiana di domani.
(La seduta è terminata alle ore 20:16 )