Martedì 10 Febbraio 2004 - 534ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
L'Assemblea è stata impegnata nella discussione delle modifiche alla struttura, alla composizione ed alle modalità di elezione del Senato, nell'ambito della riforma dell'ordinamento della Repubblica di cui al ddl n. 2544.
La proposta della maggioranza, illustrata dal relatore D'Onofrio, prevede che i senatori, ridotti a duecento, siano eletti direttamente dal popolo contestualmente all'elezione dei Consigli regionali per rendere più forte il raccordo territoriale del nuovo Senato federale, del quale farebbero parte i Presidenti delle Giunte delle Regioni - eletti anch'essi direttamente e su base regionale - e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Più articolate le posizioni espresse dal centrosinistra, che tuttavia si riconosce in larga maggioranza nell'ipotesi formulata dalla bozza Amato: un Senato federale eletto a suffragio universale diretto dai cittadini in collegi unici regionali, per assicurare il legame con il territorio senza trasformare la Camera alta in un organo di mera rappresentanza degli interessi locali; in tale ottica, la contestualità del momento elettorale andrebbe evitata, sia per non incorrere nei problemi tecnici previsti per il periodo transitorio, sia per impedire che l'elezione di uno dei due rami del Parlamento sia condizionata dalle vicende dello scontro politico a livello locale. In alternativa sono state ipotizzate varie soluzioni di composizione mista, con una forte rappresentanza degli organi territoriali. Nella minoranza sono emerse, tuttavia, anche posizioni a favore della contestualità, che includono la presenza dei Presidenti delle Regioni senza diritto di voto, oppure che la escludono; così come è stato proposto che le Regioni vengano rappresentate in modo paritario, per evitare il potere di condizionamento delle decisioni del Senato da parte di quelle più ricche e popolose. Infine emendamenti di AN e dei senatori del centrosinistra hanno proposto che siano eletti al Senato anche rappresentanti della circoscrizione Estero.
Preso atto della ricchezza delle posizioni emerse e della sostanziale convergenza sul criterio di fondo del rafforzamento del legame del Senato con il territorio, il relatore ha chiesto una sospensione del dibattito per valutare con il Governo, presentatore del disegno di legge, la soluzione da proporre all'Assemblea, prospettando la possibilità di proposte non coincidenti con quelle enunciate in apertura di seduta.
Nel corso della seduta, la maggioranza ha respinto la richiesta del sen Zanda (Margh) di inserire all'ordine del giorno la discussione del ddl n. 1206-B sul conflitto di interessi ed i senatori Pascarella (DS), Malabarba (Rif Com) e Marino (Com) hanno chiesto un dibattito parlamentare sulla grave situazione dell'occupazione, in particolare per quanto riguarda il Mezzogiorno.
(La seduta è terminata alle ore 19:37 )