Mercoledì 28 Gennaio 2004 - 524ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:31)
In apertura di seduta, i senatori Angius (DS) e Giaretta (Margh.) hanno chiesto un confronto con il Presidente del Consiglio ed i Ministri delle riforme istituzionali e dell'economia sui rilievi mossi dal Procuratore generale della Corte dei conti nella relazione sull'andamento dei conti pubblici in ordine al contenuto ed alla procedura di approvazione della manovra finanziaria per il 2004, che hanno evidente attinenza con i temi dei rapporti Governo-Parlamento e del bicameralismo oggetto della riforma costituzionale, il cui esame si è proposto pertanto di sospendere. Le altre componenti dell'opposizione si sono associate alla richiesta, che la maggioranza ha respinto sottolineando come le riforme costituzionali siano la miglior risposta alle esigenze di modernizzazione del Paese e di funzionalità delle istituzioni.
E' quindi ripresa la discussione generale sul ddl n. 2544 e sui ddl connessi, di riforma dell'ordinamento della Repubblica. Il senatore Mancino, ha diffusamente illustrato le proposte della Margherita tese a coniugare la stabilità di Governo con la centralità del Parlamento mediante il ricorso a modelli sperimentati con successo in altre democrazie occidentali, quali il cancellierato, e ad attribuire funzioni di garanzia ad un Senato fortemente rappresentativo delle autonomie locali ed eletto con il sistema proporzionale; inoltre ha espresso contrarietà all'attribuzione al Capo del Governo del potere di scioglimento del Parlamento, alla devoluzione in settori che concernono i diritti civili e sociali dei cittadini ed alla modifica delle leggi elettorali per i sindaci e il Parlamento europeo.
Numerosi interventi si sono incentrati sul federalismo, sia pure con giudizi difformi in ordine alle proposte della maggioranza: mentre per i senatori Bongiorno e Valditara (AN) e Vizzini (FI) il nuovo assetto completerà il processo di riforma in senso federale dello Stato, garantendo al contempo quei vincoli di solidarietà che consentiranno di superare il divario tra Nord e Sud, e per il senatore Stiffoni (Lega) rappresenta un passaggio ineludibile nella realizzazione del programma di Governo e mentre, dal versante opposto, il senatore Tessitore (DS) ha messo in guardia dai rischi della devoluzione, i senatori Rollandin e Kofler (Autonomie) hanno invocato un maggiore coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali, la soppressione del richiamo all'interesse nazionale ed il mantenimento del comma 3 dell'articolo 116 della Costituzione che consente forme di autonomia avanzata nelle materie a competenza legislativa concorrente.
Nei loro interventi, i sen Vitali (DS) e Zancan (Verdi) hanno rilevato la mancanza di strumenti idonei a bilanciare il premierato assoluto propugnato dalla maggioranza ed il sen Modica (DS) ha criticato la scelta di appesantire la Costituzione con complicate e spesso irrazionali previsioni di dettaglio. Infine, mentre il sen Forlani (UDC) ha espresso dubbi sulle modifiche che alterano il carattere parlamentare del sistema politico italiano, il sen Scarabosio (FI) ha difeso il modello proposto, che privilegia le esigenze di governabilità e segna il passaggio definitivo alla democrazia dell'alternanza.
(La seduta è terminata alle ore 21:25 )