L'Assemblea ha approvato la mozione sul caso della bambina figlia di un algerino e di una italiana che da tempo vive all'interno dell'ambasciata di Algeri insieme alla madre. Il Governo si attiverà per il rientro di Meriem in Italia, pur dovendo attenersi alla decisione sulla richiesta di affidamento che l'autorità giudiziaria algerina emanerà nei primissimi giorni di gennaio.

Il Senato ha poi avviato la discussione sul disegno di legge relativo all'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'attività spionistica del KGB in Italia, sui finanziamenti illeciti a partiti politici provenienti dai Paesi dell'Est europeo e sulla documentazione contenuta nel "dossier Mitrokhin". Il relatore Stiffoni, che ha sottolineato la veridicità di tale dossier, ha illustrato la proposta di istituire una Commissione composta da 20 senatori e 20 deputati e dotata dei poteri dell'autorità giudiziaria ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione, che dovrà concludere i lavori entro 12 mesi e che potrà avvalersi della documentazione raccolta dalla Commissione stragi e dal Comitato per i servizi segreti, senza possibilità di opporle il segreto di Stato e quello d'ufficio. Democratici di sinistra e Rifondazione comunista hanno motivato l'orientamento contrario all'istituzione della Commissione con l'ancora eccessiva difficoltà di storicizzare gli eventi, con i rischi di una strumentalizzazione propagandistica e con la necessità di salvaguardare l'onorabilità di soggetti impropriamente coinvolti. A favore si sono invece schierati i Gruppi di maggioranza, convinti assertori della necessità di conoscere la verità su un'importante stagione della storia del Paese, ed anche i Gruppi dei Verdi e della Margherita si sono dichiarati a favore dell'istituzione della Commissione.