Martedì 4 Dicembre 2001 - 84ª Seduta pubblica ()
(La seduta ha inizio alle ore 16:43)
In un clima surriscaldato il Senato ha avviato la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario per l'interno Taormina. Ha preso per primo la parola il ministro della giustizia Castelli il quale ha tratteggiato la situazione prossima al collasso in cui ha trovato il Ministero al momento del suo insediamento e ha denunciato il tentativo di una ristretta fetta di magistrati politicizzati di surrogare il potere legislativo. E' quindi intervenuto il ministro dell'interno Scajola che, dopo aver dato notizia della lettera di rimessione del mandato inviata da Taormina al presidente del Consiglio Berlusconi, ha manifestato l'apprezzamento del Governo per la sensibilità dimostrata dal Sottosegretario e il suo personale ringraziamento per la collaborazione ricevuta e per l'attività svolta presso il Viminale.
Al termine della riunione della Conferenza dei Capigruppo, immediatamente convocata dal presidente Pera e disertata per protesta dai Capigruppo DS, Verdi e della Margherita, l'Assemblea, informata dal ministro dei rapporti del Parlamento Giovanardi dell'avvenuta predisposizione del decreto di revoca del mandato al sottosegretario Taormina, ha affrontato la discussione sulla proposta di riprendere domani il dibattito sulla vicenda. I senatori Angius (DS), Bordon (Margh.), Zancan (Verdi) e Malabarba (RC), nel richiedere per il dibattito di domani le stesse condizioni assicurate alle comunicazioni rese oggi dal Governo, hanno rilevato la gravità dell'attacco portato alla magistratura dal ministro Castelli e criticato la decisione del Presidente di impedire il confronto sul merito della mozione di sfiducia. Il senatore Nania (AN) ha sottolineato l'incoerenza delle argomentazioni dell'opposizione, ribadendo però le critiche al tono usato nelle sue dichiarazioni dal sottosegretario Taormina, al quale invece il senatore Schifani (FI) ha rivolto un caloroso ringraziamento per il suo gesto di grande nobiltà. Mentre il senatore Marini (SDI), pur considerando le dimissioni un risultato positivo, ha difeso, al pari del senatore Calderoli (Lega), l'operato della Presidenza, il senatore Mancino (Margh.) ha rilevato l'anomalo comportamento del ministro Castelli, che ha surrettiziamente modificato l'ordine del giorno della seduta, e del ministro Scajola, resosi tramite di una comunicazione tra il Presidente del Consiglio e il Presidente del Senato. Dal senatore D'Onofrio (Biancof.) è infine venuto un invito a svolgere un dibattito sereno sui temi della giustizia.
Dopo una seconda sospensione per permettere una nuova riunione dei Capigruppo, il presidente Calderoli ha comunicato che la discussione sulla giustizia proseguirà domani pomeriggio, mentre nella seduta antimeridiana si riprenderà l'esame del ddl sulle grandi infrastrutture.
(La seduta è terminata alle ore 20:51 )