L'Aula del Senato ha proseguito l'esame del ddl n. 780, di conversione del decreto-legge n. 351 in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare.

Il provvedimento mira a realizzare la riduzione del deficit dello Stato attraverso l'acquisizione di risorse garantite dalla dismissione di parte del patrimonio immobiliare con il procedimento della cartolarizzazione. Gli immobili vengono affidati a società private che procedono alla vendita a prezzi di mercato, comprese le riduzioni per quelli occupati che però vengono escluse per gli immobili di pregio. Oltre a stabilire norme a garanzia dei conduttori, i quali mantengono i diritti di opzione e di prelazione, il decreto stabilisce per le categorie più deboli il rinnovo per nove anni dei contratti a partire dal momento della scadenza di quelli in essere. Il provvedimento reca infine una nuova disciplina dei fondi immobiliari onde adeguarla alle normative europee.

Le critiche delle opposizioni si sono incentrate sulla mancanza di adeguate garanzie per gli inquilini, sull'insufficienza delle misure previste a sostegno in particolare degli anziani, sui rischi di insolvenza delle società incaricate di realizzare la cartolarizzazione e sulla possibilità di precostituire posizioni di vantaggio nella scelta di tali società.

La discussione proseguirà nel pomeriggio, a partire dalle ore 16,30.