Il Senato ha approvato il ddl n. 786, di conversione del decreto-legge n. 350, recante disposizioni in vista dell'introduzione dell'euro. Oltre agli aspetti strettamente collegati alla fase finale del corso legale della lira, il provvedimento introduce disposizioni per l'emersione ed il rientro dei capitali illecitamente esportati all'estero e per la regolarizzazione delle attività gestite all'estero.

Intervenendo in sede di replica, il sottosegretario per l'economia Tanzi ha sottolineato l'efficacia del provvedimento ed ha respinto le critiche avanzate dall'opposizione in ordine al presunto incentivo alle attività di riciclaggio, pericolo di cui non si sono mostrati preoccupati né la Guardia di finanza né l'Ufficio italiano dei cambi

Dopo la reiezione della pregiudiziale di costituzionalità proposta dal senatore Calvi (DS), l'esame dell'articolato e soprattutto le dichiarazioni di voto finali hanno offerto l'occasione per ribadire le critiche delle opposizioni, che hanno definito il provvedimento un amnistia generalizzata, e per i giudizi positivi dei senatori di maggioranza che, reputando strumentali tali critiche, hanno invece evidenziato la rilevanza del provvedimento sia quale fonte di gettito sia come volano per lo sviluppo economico del Paese.

L'Assemblea è quindi passata ad esaminare il ddl n. 780, di conversione del decreto-legge n. 351 in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare, di cui è stata avviata la discussione generale. In precedenza, il relatore Costa ha sottolineato come il provvedimento costituisca un ulteriore tassello della strategia di sviluppo economico del Governo, garantendo l'esatta valutazione del valore dei beni da dismettere e assicurando l'adozione di una perfetta tecnica di privatizzazione.

La discussione proseguirà domattina, a partire dalle ore 9,30.