Il Senato ha proseguito l'esame degli emendamenti presentati al ddl finanziaria (699 ) accantonando l'articolo 26 sull'incremento delle pensioni minime; il Sottosegretario Vegas ne ha preannunciato una riformulazione finalizzata all'individuazione della platea dei beneficiari, su cui deve però ancora pronunciarsi il Consiglio dei Ministri.

In precedenza era stato approvato l'articolo 25 per l'adeguamento dei trasferimenti dovuti dallo Stato in tema di gestioni previdenziali ed è stata poi varata la norma (articolo 27) che recepisce la clausola di salvaguardia di cui all'accordo dell'8 agosto scorso tra Stato e Regioni per il contenimento della spesa sanitaria. Approvato anche l'articolo 28 che attribuisce al Ministero dell'economia compiti di coordinamento e di controllo dell'accesso al mercato dei capitali da parte degli enti locali.

Dopo l'approvazione dell'articolo 29, recante una serie di previsioni volte alla riduzione del costo del lavoro, l'Aula del Senato ha licenziato l'articolo 30 che introduce per tre anni sgravi contributivi a favore dei datori di lavoro e delle cooperative che nel Mezzogiorno procederanno nell'anno 2002 a nuove assunzioni in numero tale da produrre al 31 dicembre un effettivo aumento degli occupati. Nel corso dell'esame degli emendamenti, due proposte della Lega - appoggiate dall'opposizione e non accolte dal Governo - sono state respinte dall'Aula.

Accantonato l'articolo 31, il Senato ha quindi approvato l'articolo 32, con cui si istituisce nello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero un fondo per gli investimenti per ogni comparto omogeneo di spesa, nonché l'articolo 33 che consente il finanziamento da parte della Cassa depositi e prestiti delle grandi opere infrastrutturali e di quelle regionali e locali di grande dimensione. A margine del varo di tale attesa norma, si è sviluppato un vivace dibattito intorno ad un ordine del giorno dell'Ulivo, poi bocciato dall'Aula, teso ad sollecitare il Governo a dare corso agli impegni assunti in campagna elettorale circa i trasferimenti a favore della Capitale.