Approvato in prima lettura in Senato il ddl costituzionale n. 1187 sulla devoluzione volto ad aggiungere un ulteriore comma all'articolo 117 della Costituzione con cui si attribuisce alle Regioni la facoltà di attivare la competenza legislativa esclusiva in materia di sanità, scuola e polizia locale. In sede di dichiarazioni di voto finale si sono espressi a favore della legge i sen. Moro (Lega), D'Onofrio (UDC), Nania (AN) e Schifani (FI), oltre ai sen. Carrara e De Paoli (Misto) e Thaler Ausserhofer (Aut), mentre voto contrario è stato annunciato dai sen. Cossiga (Misto), Marino (PDCI), Malabarba (RC), Filippelli (Udeur) e Turroni (Verdi); a nome dell'Ulivo, è intervenuto contro il provvedimento il sen. Mancino, e sempre contrario, in dissenso dal Gruppo, si è detto il sen. Fisichella (AN). Il sen. Del Pennino ha infine annunciato al non partecipazione al voto dei repubblicani. Le opposizioni hanno sottolineato la forzatura politica ed istituzionale perpetrata sotto il ricatto della Lega, che ha dimostrato di condizionare l'intero schieramento di centrodestra da cui pure non sono mancate voci preoccupate e dissonanti. La riforma delinea un federalismo non solidale, che non corrisponde alle reali esigenze dei cittadini e che rischia di creare confusioni e ulteriore conflittualità nell'attribuzione delle competenze. La maggioranza ha invece accusato il centrosinistra di diffondere nel Paese un clima di paura ingiustificata, considerato che nessun rischio per l'unità nazionale può derivare da una riforma ben più equilibrata di quella realizzata a colpi di maggioranza dall'Ulivo nella scorsa legislatura, una riforma che pone le basi per la realizzazione di quel federalismo che costituisce punto qualificante del programma della Casa delle Libertà.

L'Assemblea è quindi passata all'esame del ddl n. 1812, di conversione del decreto-legge n. 245 recante interventi urgenti per le popolazioni colpite dalle calamità naturali nelle Regioni Molise e Sicilia. Dopo la relazione del sen. Ponzo (FI), il provvedimento è stato rinviato alla prossima settimana. Il Senato tornerà a riunirsi domani, alle ore 12, per ascoltare le comunicazioni che il Ministro delle attività produttive renderà al Senato sulla vicenda FIAT.