Il Senato ha completato l'esame degli emendamenti presentati all'unico articolo del ddl costituzionale n. 1187 sulla devoluzione La votazione delle proposte di modifica in tema di parità di condizioni nell'accesso ai servizi sull'intero territorio nazionale ha fornito l'occasione al Capogruppo DS Angius per criticare l'impianto complessivo della riforma, voluta con spirito distruttivo dal Ministro Bossi nell'intento di delineare un federalismo egoistico anziché solidale, con l'appoggio strumentale dell'intero schieramento di centrodestra malgrado la consapevolezza della forzatura politica ed istituzionale in atto. In risposta, il Capogruppo AN Nania ha sottolineato come i veri rischi per l'unità nazionale vengano semmai dal federalismo a più velocità varato nella scorsa legislatura a fini elettorali dal centrosinistra con la riforma del Titolo V, a differenza del disegno riformatore della Casa delle Libertà che risponde pienamente all'esigenza di mantenere in capo allo Stato la potestà di definire e garantire i diritti fondamentali dei cittadini.

Dopo l'approvazione di un emendamento aggiuntivo che estende l'applicazione della legge anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, si è proceduto ad esaminare gli del giorno, tutti respinti ad eccezione di quello a firma dei Capigruppo della Casa delle Libertà, con cui si sottolineano le affermazioni fatte in Assemblea dal Ministro Bossi circa la non incidenza della riforma - che peraltro non abroga nessuna delle disposizioni precedenti - sui principi di solidarietà e sui livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. Le dichiarazioni di voto finali avranno luogo nella seduta pomeridiana, mentre per domattina è stata annunciata dalla Presidenza la convocazione di un'ulteriore seduta per ascoltare le comunicazioni che il Ministro delle attività produttive renderà al Senato sulla vicenda FIAT.