Approvato in seduta notturna il ddl n. 1742 di conversione del decreto-legge n. 212 recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale. Il provvedimento, che ora passa all'esame della Camera, rende obbligatoria per i docenti in soprannumero la partecipazione ai corsi di riconversione professionale, consente l'accorpamento di classi anche dopo l'inizio dell'anno scolastico vietando al contrario gli sdoppiamenti e interviene per fronteggiare i bisogni finanziari conseguenti al subentro dello Stato nei contratti d'appalto stipulati dagli enti locali ai fini dei servizi di pulizia. Inoltre, assegna agli atenei le risorse per sanare alcune posizioni debitorie e per finanziare borse di studio agli studenti delle università non statali e destina fondi per interventi edilizi relativi ad accademie e conservatori, disponendo altresì l'equipollenza dei titoli rilasciati da tali istituti prima della riforma del 1999 rispetto ai titoli attuali. Approvato anche un emendamento che proroga l'entrata in vigore della riforma universitaria, mentre il Governo ha accolto un ordine del giorno della Commissione volto a garantire parità di trattamento tra i docenti abilitati a seguito di concorso e quelli che hanno conseguito l'abilitazione superando l'esame di Stato al termine delle scuole di specializzazione. La maggioranza ha sostenuto il decreto considerandolo un ulteriore tassello, in linea con il programma governativo, per assicurare efficienza e qualità al sistema scolastico nel suo insieme, mentre le opposizioni hanno lamentato l'approccio aziendalistico delle norme che finiranno per rafforzare tra i docenti il senso di precarietà e di impossibilità di procedere a qualsivoglia forma di programmazione.