L'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il rendiconto delle entrate e delle spese per l'anno 2000 ed il progetto di bilancio interno per l'anno 2002 al termine di un intenso dibattito introdotto dal Presidente Pera, il quale, nell'impegnarsi a redigere un documento che sottoporrà alla Giunta per il Regolamento e ai Presidenti dei Gruppi, ha sollecitato una riflessione sul ruolo e sul funzionamento del Senato alla luce dei profondi mutamenti del sistema politico conseguenti al passaggio al maggioritario. Il Presidente Pera ha evidenziato la necessità di adeguare il Regolamento alla Costituzione materiale, provvedendo alla stesura di uno statuto del Governo (ai fini dell'attuazione del programma) e delle opposizioni (cui garantire visibilità ed efficacia nell'azione di controllo). Più in generale, occorre affrontare il tema del futuro del Senato nel nuovo assetto federalista e di integrazione europea, non essendo sufficienti le modifiche costituzionali - che pure dovranno essere attuate nel più breve tempo possibile e in maniera politicamente concordata - relative alla composizione della Commissione bicamerale sulle questioni regionali. Dopo la relazione del sen. Azzollini (FI), nel dibattito sono intervenuti i sen. Eufemi (UDC), Giaretta (Marg), Maconi (DS) e Tessitore (DS); in particolare, il sen. Manzella (DS) ha rilevato l'esigenza di modifiche regolamentari in grado di dare vita anche ad uno statuto dei diritti ed ha sottolineato il ruolo di magnete istituzionale che il Senato dovrà assumere nel nuovo contesto federale, che necessita di un luogo di compesazione tra gli elementi che il riformato articolo 114 della Costituzione individua come costitutivi della Repubblica.

I sen. Questori Cutrufo, Lavagnini e Servello hanno illustrato i nuovi impegni che attendono l'Amministrazione, soprattutto sul fronte logistico e delle infrastrutture, sottolineando che si procederà ad un aumento degli investimenti in conto capitale al fine di assicurare soluzioni strutturali alle problematiche in atto e di garantire l'ulteriore arricchimento del patrimonio del Senato.