Al termine di una lunga giornata parlamentare che ha impegnato l'Aula con un accesissimo dibattito caratterizzato da punte di forte contrapposizione polemica e che si è concluso con la mancata partecipazione al voto finale della quasi totalità dei senatori di opposizione, peraltro presenti nell'emiciclo, il Senato ha approvato, con 162 voti a favore, 9 contrari e un astenuto, il ddl n. 1578 sul legittimo sospetto. Con un'iniziativa tesa a spezzare l'ostruzionismo delle opposizioni, i tre articoli dell'originario testo del provvedimento firmato dal sen. Cirami (UDC) sono stati sostituiti - grazie all'approvazione a scrutinio segreto (152 sì, 110 no e 2 astenuti) di un emendamento avente come primo firmatario il sen. Carrara del Gruppo Misto - da un unico articolo recante nuove formulazioni degli articoli da 45 a 49 del codice di procedura penale, così innovando nel suo complesso la disciplina dell'istituto della rimessione del processo ad altro giudice con l'introduzione tra le cause già previste anche di quella del legittimo sospetto. In sede di dichiarazioni di voto finali, le opposizioni hanno ribadito la ferma contrarietà ad un provvedimento di cui hanno denunciato il carattere strumentale in soccorso delle posizioni processuali di alcuni noti imputati eccellenti, mentre i rappresentanti della Casa delle libertà hanno difeso il testo, volto a garantire i diritti di difesa di ogni cittadino attraverso l'eliminazione di una lacuna legislativa evidenziata dalla Corte di cassazione.

Il Senato ha infine approvato la mozione, presentata dal Gruppo Verdi e modificata parzialmente su invito del Governo, con cui si impegna quest'ultimo a chiedere l'inserimento di una serie di iniziative urgenti legate alla tematica ambientale nell'agenda della Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Johannesburg a fine agosto.