Il Senato ha approvato il ddl n. 1246, collegato alla manovra finanziaria, recante disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti. Il testo, ampiamente modificato dall'8a Commissione e dall'Aula, dovrà tornare all'esame della Camera dei deputati per la terza lettura. Dopo che nel corso della mattinata erano stati approvati i primi nove articoli, nel pomeriggio è stato licenziato il resto dell'articolato, compreso un articolo aggiuntivo che consente alle amministrazioni centrali, regionali e locali di avvalersi delle convenzioni in atto con Sviluppo Italia Spa ai fini della realizzazione di interventi riguardanti le aree depresse del Paese. L'articolo 12 (Attivazione degli interventi previsti nel programma di infrastrutture) ha offerto lo spunto per tornare sul tema dell'inalienabilità del patrimonio storico e artistico, su cui pure era intervenuto nelle scorse settimane il Capo dello Stato. L'opposizione ha presentato alcuni emendamenti, che sono risultati respinti, volti ad inserire nel provvedimento la sostanza dell'ordine del giorno Vizzini accolto dal Governo in occasione dell'esame del cosiddetto decreto salva-deficit. Hanno dichiarato voto a favore del provvedimento i sen. Carrara (Misto), Pellegrino (UDC), Pedrazzini (Lega), Menardi (AN) e Cicolani (FI), mentre in senso contrario si sono espressi i sen. Sodano (RC), Marino (PDCI), Turroni (Verdi), Fabris (Marg) e Paolo Brutti (DS), astenuto infine il sen. Rollandin (Aut). Al di là di tali divisioni, unanime è stato l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione, che ha consentito di varare un testo fortemente migliorato, soprattutto sotto il profilo del ripristino delle procedure di gara per le concessioni e della tenuta delle procedure per gli appalti dal rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata.

Il Senato tornerà a riunirsi domani alle ore 9,30.