Il Senato ha ripreso l'esame del ddl n. 1246, collegato alla manovra finaziaria, recante disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti. I sen. Turroni (Verdi) e Paolo Brutti (DS) hanno riproposto la questione dell'inalienabilità del patrimonio storico e artistico, già oggetto di un ordine del giorno accolto dal Governo in sede di esame del decreto istitutivo delle società Patrimonio dello Stato e Infrastrutture, nonché di un successivo richiamo del Presidente della Repubblica. Il relatore Grillo (FI) e il vice ministro Martinat hanno precisato che la questione verrà risolta mediante direttiva del Presidente del Consiglio, il quale peraltro si è già attivato in tal senso. L'Assemblea ha quindi avviato l'esame dell'articolato, fortemente modificato dall'8a Commissione, approvando senza modifiche i primi sei articoli, recanti disposizioni per l'aggiornamento del Piano generale dei trasporti e per l'accesso al sistema informativo di settore, norme di accelerazione dei lavori pubblici e disposizioni in materia di edilizia agevolata; e ancora, disposizioni in materia di servitù, di occupazioni di urgenza, di espropriazione e di edilizia e relative al Registro italiano dighe. Approvato anche l'articolo 7, recante modifiche alla legge Merloni e ulteriori disposizioni concernenti gli appalti e il Consiglio superiore dei lavori pubblici; da registrare l'approvazione di alcuni emendamenti, tra cui quello, corroborato dal parere favorevole delle Commissioni giustizia e antimafia, che riporta al 30% il limite massimo del ricorso al subappalto. Dopo aver accantonato gli emendamenti aggiuntivi all'articolo 7, di cui UDC e Lega hanno chiesto il ritiro malgrado il parere favorevole del Governo, sono stati approvati gli articoli 8 (Delega al Governo in materia di finanziamento delle società di progetto) e 9 (Canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche). L'esame proseguirà nel pomeriggio a partire dalle ore 16,30.