Il Senato ha proseguito l'esame del ddl n. 1425, di conversione del decreto-legge n. 63. Al termine della discussione generale, il Sottosegretario per l'economia e le finanze Armosino ha replicato ai rilievi mossi dalle opposizioni, difendendo le norme di indirizzo relative al comparto farmaceutico e sottolineando l'esigenza di allineamento alla normativa europea sottesa alle misure riguardanti le cooperative. Il Sottosegretario ha soprattutto rivendicato la centralità delle norme istitutive delle società "Patrimonio dello Stato Spa" e "Infrastrutture Spa", assicurando circa la disponibilità del Governo ad accogliere un ordine del giorno che stabilisca precisi vincoli in ordine al trasferimento dei beni di valore artistico, storico e paesaggistico.

L'Assemblea ha quindi respinto tutti gli emendamenti riferiti ai primi sei articoli del decreto-legge. L'articolo 1 reca norme di ristrutturazione delle procedure di versamento e di riscossione, mentre l'articolo 2 concentra il versamento delle imposte dirette in un termine unico. L'articolo 3 tende a razionalizzare il sistema dei costi dei prodotti farmaceutici, prevedendo in particolare la riduzione del 5% del prezzo dei farmaci al pubblico con riferimento al solo anno in corso. L'articolo 4 attiene al concorso delle Regioni al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, mentre il 4-bis, introdotto dalla Camera, riguarda il finanziamento della spesa sanitaria. L'articolo 5 fissa le norme relative agli adempimenti comunitari iniziali a seguito di condanna per aiuti di Stato e l'articolo 6 reca le previsioni per il progressivo adeguamento ai principi comunitari del regime tributario delle società cooperative.

L'esame dei numerosi emendamenti presentati all'articolo 7, istitutivo della società per azioni "Patrimonio dello Stato", proseguirà nella seduta di domani, convocata per le ore 10.