Il Vice Presidente Salvi, anche a nome del Presidente Pera impossibilitato ad intervenire perché colpito da un grave lutto familiare, ha espresso i sentimenti di cordoglio e di forte condanna del Senato per l'assassinio del professor Marco Biagi, di cui ha tratteggiato le qualità umane, politiche e professionali, sottolineando come il suo sacrificio debba servire da monito alle forze politiche per la difesa della democrazia e della civiltà. A tali espressioni si è successivamente associato anche il Vice Presidente Calderoli, che ha rivolto un invito alle autorità competenti affinché i responsabili del delitto vengano scoperti ed assicurati alla giustizia.

Dopo una sospensione in segno di lutto, l'Assemblea ha ripreso l'esame degli argomenti all'ordine del giorno, a testimonianza dell'impossibilità per il terrorismo di arrestare l'attività delle istituzioni democratiche. Sono stati quindi svolti gli ultimi interventi in discussione generale sul ddl n. 776 (legge di semplificazione 2001), di cui è stato poi avviato l'esame dell'articolato.

Successivamente il Ministro dell'interno Scajola ha riferito sugli sviluppi della vicenda relativa all'omicidio del professor Biagi, un atto destabilizzante che dimostra la persistenza di un terrorismo da tempo impegnato a distruggere la concertazione e il progresso nel campo del lavoro. Scajola ha quindi spiegato le ragioni che hanno spinto le stesse autorità che le avevano stabilite a revocare le misure assunte a tutela del professor Biagi ed ha informato della convocazione per il pomeriggio a Bologna del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Secondo il Ministro questo tentativo di intimidazione, chiaramente collegato alle tensioni suscitate dalla questione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, non riuscirà a cancellare il dialogo e a provocare una frattura nella società, perché la Repubblica e i cittadini italiani sapranno reagire con fermezza. Scajola ha infine comunicato la decisione di accordare al professor Biagi gli onori dei funerali di Stato.