Mercoledì 26 Novembre 2003 - 496ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:33)
Dopo aver rinviato la discussione del ddl n. 2175-B sul riassetto del sistema radiotelevisivo e della RAI, il cui esame non è ancora stato concluso dall'8a Commissione, l'Assemblea ha approvato le conclusioni proposte dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari circa l'applicabilità ad alcuni procedimenti giudiziari in sede civile del principio di insindacabilità, sancito dall'articolo 68 della Costituzione, delle opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni. Analogamente, l'autorità giudiziaria è stata autorizzata ad acquisire i tabulati telefonici relativi alle utenze di un senatore, in relazione ad un procedimento penale contro ignoti per minacce rivolte allo stesso parlamentare.
Più articolata è stata la discussione della relazione presentata dalla Giunta sulla questione posta dal Presidente Pera circa le procedure da adottare, sulla base dell'articolo 6 della legge n. 140 del 2003, per le intercettazioni effettuate su conversazioni o comunicazioni alle quali prenda parte un parlamentare, disposte nel corso di procedimenti giudiziari nei quali non siano coinvolti membri del Parlamento. La richiesta è stata originata dalla diffusione di un dispaccio dell'ANSA del 19 novembre che riportava ampi stralci dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Roma in relazione ad una operazione anticrimine, nei quali erano contenuti anche passaggi delle intercettazioni tra gli inquisiti ed un senatore. La Giunta, non avendo potuto conoscere l'ordinanza, ha ritenuto fondate le notizie di stampa sulla base della considerazione che le stesse non sono state smentite dal presidente del tribunale di Roma nella corrispondenza tenuta sull'argomento con il Presidente Pera ed ha pertanto giudicato lesiva della sfera di riservatezza garantita ai membri del Parlamento l'inclusione nel documento del gip di frasi virgolettate ed addirittura del nome del parlamentare, non coinvolto nelle indagini. La Giunta propone che, in spirito di collaborazione tra i poteri dello Stato, l'Assemblea inviti gli uffici giudiziari competenti a chiedere formalmente al Senato l'autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni.
Tali conclusioni, approvate con un ordine del giorno sottoscritto dalla maggioranza e dai Verdi, sono state contestate dai Gruppi Margherita e DS, i quali ritengono che il Senato non possa, sulla base di semplici notizie di stampa e non di un esame accurato degli atti, interferire sull'attività dell'autorità giudiziaria, rischiando di vanificare l'applicazione delle misure cautelari sin qui disposte e di creare ulteriori attriti tra poteri dello Stato.
(La seduta è terminata alle ore 13:04 )