Giovedì 6 Novembre 2003 - 484ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
Il Vice Presidente del Consiglio Fini ha riferito al Senato sui primi accertamenti relativi agli attentati mediante pacchi-bomba verificatisi a Roma e Viterbo, concludendo l'intervento con un appello, cui si è associato il Presidente Pera, alla più ferma unità nella lotta contro ogni forma di violenza politica; in tale ottica, Fini ha invitato tutte le forze politiche a partecipare alla manifestazione unitaria contro il terrorismo del 19 novembre. Il breve dibattito che ne è seguito ha registrato la conferma della comune condanna della violenza eversiva, ma anche giudizi critici nei confronti delle posizioni assunte da esponenti del Governo e da settori della maggioranza nei confronti del sindacato, che hanno indotto i Comunisti italiani e Rifondazione a preannunciare la non partecipazione alla manifestazione.
Successivamente, è iniziata la discussione generale congiunta dei ddl nn. 2513 (Bilancio per il 2004 e bilancio pluriennale per il triennio 2004-2006) e 2512 (la legge finanziaria per il 2004) dopo le relazioni di maggioranza dei sen. Grillotti (AN) e Ferrara (FI) e di minoranza dei sen. Michelini (Autonomie), Tommaso Sodano (Rifond.) e Giaretta (Margh.).
Intervenendo per fatto personale a conclusione dei lavori, il sen. Andreotti ha risposto alle dichiarazioni fatte dall'on. Violante ieri nell'Aula di Montecitorio, smentendone la ricostruzione in particolare per quanto riguarda la trasmissione all'autorità giudiziaria delle informazioni anonime sull'omicidio Pecorelli e la mancata audizione dello stesso sen. Andreotti da parte della Commissione Antimafia. Sottolineata l'esigenza di adottare le necessarie cautele nell'utilizzo dei collaboratori di giustizia, il senatore a vita ha ringraziato, tra vivi applausi, i colleghi senatori, che non gli hanno fatto mai sentire il peso di accuse infamanti. A queste dichiarazioni è seguito un dibattito, nel corso del quale, pur esprimendo diverse valutazioni sui rapporti tra politica e criminalità organizzata, sul giustizialismo, sul lavoro svolto dalla Commissione Antimafia e sulle vicende che hanno condotto alla fine della prima Repubblica, tutti gli intervenuti hanno espresso soddisfazione per la conclusione della vicenda giudiziaria che ha investito il sen. Andreotti ed apprezzamento per il contegno da lui tenuto, per l'accettazione delle regole processuali e per il suo costante apporto alla vita parlamentare. Il Presidente Pera ha auspicato che la vicenda fornisca occasione per una riflessione sulle storture tuttora esistenti nei rapporti tra politica e magistratura.
(La seduta è terminata alle ore 14:56 )