Martedì 28 Ottobre 2003 - 479ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Su richiesta della sottosegretario per l'economia e le finanze Armosino, che ha preannunciato la presentazione, nel pomeriggio, di un emendamento, è stato rinviato, dopo le repliche dei relatori e del Governo, il seguito dell'esame del ddl n. 2518, di conversione del decreto-legge n. 269, le cui disposizioni urgenti, volte a favorire lo sviluppo e la correzione dell'andamento dei conti pubblici, sono considerate tra i mezzi di copertura della legge finanziaria per il 2004 e quindi ne garantiscono gli equilibri contabili.

Le opposizioni hanno chiesto che venga fatta chiarezza sugli ambiti di intervento della proposta preannunciata dal Governo e messo in dubbio le dichiarazioni del relatore Tarolli (UDC), secondo cui la maggioranza avrebbe trovato l'intesa sulle questioni più controverse, quali il condono edilizio, la vendita degli immobili della Difesa, il concordato fiscale, la privatizzazione della Cassa depositi e prestiti ed il regime previdenziale dei lavoratori esposti all'amianto: infatti, visto che l'Ulivo e Rifondazione comunista hanno concentrato in cento emendamenti le loro proposte di modifica, l'intenzione dichiarata da autorevoli esponenti della maggioranza e del Governo di porre la fiducia si può giustificare solo con la necessità di superare i contrasti all'interno della maggioranza. Le opposizioni hanno fermamente condannato la procedura adottata dal Governo, chiedendo l'intervento della Presidenza nei confronti della decisione di apporre la questione di fiducia, che sottrae al Parlamento l'esame del merito di norme di estrema rilevanza e, di fatto, di una parte essenziale della manovra finanziaria. Il Presidente Pera, pur convenendo sull'effettiva limitazione delle prerogative parlamentari sempre connessa all'utilizzo della fiducia da parte del Governo, ha sottolineato la natura prettamente politica di tale decisione, della quale la Presidenza non potrà che prendere atto, convocando la Conferenza dei Capigruppo per le conseguenti determinazioni.

Il Senato tornerà a riunirsi alle 16,30.

(La seduta è terminata alle ore 11:20 )



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