Intervenendo nella discussione del ddl n. 2474, che converte il decreto-legge n. 239, recante disposizioni per la sicurezza del sistema elettrico nazionale e per il recupero di potenza di energia elettrica, il Ministro delle attività produttive Marzano ha dato conto del concorso eccezionale di circostanze che domenica scorsa hanno portato al black-out della rete nazionale e che formeranno oggetto dell'inchiesta di una commissione di esperti istituita presso il Ministero. Quanto avvenuto - ha sottolineato Marzano - evidenzia l'esposizione del sistema elettrico nazionale a fattori di criticità strutturale riconducibili alle passate gestioni e la necessità di ridurre la dipendenza dall'importazione di energia, che oggi ammonta al 17 per cento del fabbisogno: il Governo prevede l'entrata in esercizio di nuove centrali per complessivi 12000 megawatt entro il 2004 e nel frattempo ha adottato misure per ottimizzare la resa degli impianti esistenti e recuperare energia. Le affermazioni del Ministro sono state contestate dal centrosinistra, che lo ha accusato di aver omesso le cause reali del black-out che ha investito l'intero territorio nazionale in un momento (le prime ore della domenica) nel quale la richiesta elettrica era largamente inferiore alla potenza effettivamente erogabile. L'opposizione ha inoltre chiesto l'accertamento delle responsabilità, se necessario anche attraverso un'indagine conoscitiva parlamentare, e criticato l'incapacità del Governo di tradurre in misure concrete le preoccupazioni manifestate sull'insufficienza dell'offerta energetica nazionale. Dai settori della maggioranza, sono state sottolineate invece le responsabilità accumulate dal centrosinistra al Governo nella passata legislatura ma soprattutto l'opposizione costante ai provvedimenti assunti in campo energetico dal Governo Berlusconi.

La discussione è stata rinviata alla seduta pomeridiana, a partire dalle ore 16,30.