L'Assemblea ha proseguito l'esame dei ddl n. 1514 e connessi in materia di procreazione medicalmente assistita con la relazione di minoranza del senatore Tonini (DS), il voto contrario sulle questioni pregiudiziale e sospensive avanzate dai senatori Villone e Passigli (DS) e Del Pennino (Repub.) e l'avvio della discussione generale.

Il testo in discussione, approvato dalla Camera dei deputati oltre un anno fa, prevede che, in caso di accertata sterilità o infertilità, la coppia formata da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi, può, dopo essere stata adeguatamente informata sulle possibili conseguenze sanitarie, psicologiche, bioetiche e giuridiche della sua scelta, ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita presso strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni ed iscritte in un registro istituito presso l'Istituto superiore di sanità. Sono vietate le sperimentazioni sugli embrioni e le tecniche volte a predeterminare o alterare il patrimonio genetico degli stessi, nonché la clonazione umana e la fecondazione di un gamete umano con uno di specie diversa. Gli embrioni debbono essere prodotti nei limiti strettamente necessari ad un unico impianto, non possono comunque essere più di tre e la loro crioconservazione è ammessa solo in situazioni di documentata forza maggiore.

Le critiche si incentrano su alcuni divieti che incidono su diritti costituzionalmente tutelati e che pertanto si chiede vengano rimossi, consentendo la fecondazione eterologa, il ricorso alla procreazione assistita per la prevenzione di malattie genetiche, la revoca del consenso dopo la fecondazione, il congelamento degli embrioni e l'utilizzo a fini di ricerca degli embrioni non vitali e di quelli sovrannumerari.

La discussione proseguirà domani, a partire dalla seduta antimeridiana, prevista per le ore 9,30.