In apertura di seduta il Senato ha convertito in legge i decreti-legge nn. 111 (ddl n. 2302), con il quale vengono prorogate al 31 dicembre 2003 le disposizioni che consentono ospitalità e protezione temporanea a tre cittadini palestinesi, a seguito degli accordi intercorsi in sede UE dopo la vicenda dell'occupazione della Basilica della Natività a Betlemme, e 103, nel testo modificato dalla camera dei deputati, (ddl n. 2318) recante le misure sanitarie preventive adottate per la rapida identificazione e l'appropriata gestione dei casi di sindrome respiratoria acuta severa (SARS). Il dibattito sul progetto di Costituzione europea si è concluso con l'approvazione di due proposte di risoluzione, di identico contenuto, presentate l'una dalla maggioranza e l'altra da DS, Margherita, SDI, Udeur e dal senatore Andreotti. Le risoluzioni, espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai rappresentanti italiani alla Convenzione e per il progetto di Trattato costituzionale, impegnano il Governo a difendere e sviluppare nella Conferenza intergovernativa i risultati raggiunti dalla Convenzione stessa, a non disperdere lo spirito costituente che ne ha animato i lavori, a portare avanti soluzioni che garantiscano l'efficienza del processo decisionale dell'Unione ampliata, con particolare riguardo alla politica estera. Non hanno aderito all'iniziativa comune i Verdi e Rifondazione (le cui proposte di risoluzione sono state respinte), i Comunisti italiani ed i senatori Occhetto (Misto-LGU), Salvi e Di Siena (DS). A nome del Governo, il sottosegretario Mantica ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito. A conclusione del dibattito analogo apprezzamento ha espresso il Presidente Pera per l'elevata partecipazione e qualità degli interventi (ingiustificatamente disconosciute da alcuni articoli di stampa) e per il raggiungimento su un'importante questione di carattere istituzionale di significative convergenze, che avrebbero del resto potuto prodursi anche nel dibattito sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio sulla politica del semestre di presidenza dell'UE, stante l'identità di vedute sulle questioni sostanziali tra Governo, maggioranza ed opposizione.