Martedì 1 Luglio 2003 - 426ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:33)
Nel corso del dibattito sulle comunicazioni rese giovedì 26 giugno dal Presidente del Consiglio Berlusconi sulla politica estera alla vigilia del semestre di presidenza italiana dell'Unione sono stati affrontati i numerosi temi presenti nell'agenda politica europea, dal processo di riforma istituzionale avviato dalla Convenzione in concomitanza con l'ingresso di dieci nuovi Paesi membri, alle prospettive di ulteriore allargamento dell'Europa; dai rapporti con gli Stati Uniti e dal rafforzamento del ruolo dell'Unione nella politica estera e di difesa, al contributo al processo di pace in Medio Oriente ed alla ricostruzione dell'Iraq; dai vincoli del Patto di stabilità, ai punti programmatici indicati dal Presidente Berlusconi sui temi della realizzazione delle grandi infrastrutture, della lotta comune all'immigrazione clandestina e di una rivisitazione delle politiche previdenziali e pensionistiche e del mercato del lavoro. La maggioranza, che ha approvato una risoluzione di appoggio alla linea programmatica enunciata dal Presidente del Consiglio, ha invitato l'opposizione ad esercitare costruttivamente il diritto di critica e ad abbandonare atteggiamenti preconcetti e strumentali che ledono il prestigio e l'autorevolezza dell'Italia in sede internazionale e che rischiano di indebolirne il ruolo in una fase decisiva della vita dell'Unione. L'opposizione ha garantito la disponibilità a cooperare per il bene dell'Italia e dell'Europa, ma ha sottolineato l'incapacità finora dimostrata dal Governo a tradurre in atti concreti gli ambiziosi enunciati programmatici e la tendenza, in particolare attribuibile al Presidente del Consiglio, a rifiutare nei fatti un approccio bipartisan anche ai temi di politica europea ed internazionale. Il ministro Frattini, auspicando che nessuno delegittimi l'immagine e la dignità della presidenza italiana del Consiglio europeo, ha ribadito il valore politico fondamentale del progetto di Costituzione europea redatto dalla Convenzione, i cui pilasti vanno difesi per evitare che spinte per un ulteriore slancio verso l'unificazione, ad esempio in tema di difesa comune, riaprano la discussione sui positivi risultati raggiunti e compromettano il rapporto con i nuovi Stati membri. L'Italia si impegnerà per ampliare la partecipazione democratica alla fase costituente, per l'allargamento dell'Unione ai Paesi dei Balcani occidentali, per il rafforzamento delle relazioni euro-atlantiche, la lotta al terrorismo e la partecipazione fattiva, anche con la realizzazione del piano Marshall per la Palestina proposto due anni fa da Berlusconi, al processo di pace in Medio Oriente. E' stata approvata anche la risoluzione dei senatori Andreotti e Thaler che chiede al Governo di riferire puntualmente sugli adempimenti del programma semestrale.
(La seduta è terminata alle ore 15:04 )