Giovedì 26 Giugno 2003 - 425ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:05)

Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha reso in Senato le previste comunicazioni sulla politica estera alla vigilia del semestre di presidenza italiana dell'UE, con un ampio preambolo dedicato allo stato dei rapporti all'interno della coalizione di Governo, rispetto ai quali ha sottolineato la differenza tra le libere voci che si intrecciano nell'ambito del dibattito politico democratico e i fatti incontrovertibili che attestano l'efficienza e l'efficacia dell'azione del Governo, ancorato al patto di ferro stretto con gli elettori attraverso la definizione di un programma che resta pienamente condiviso. Berlusconi ha garantito che la Casa delle Libertà non commetterà gli errori compiuti nella scorsa legislatura dall'Ulivo, la cui esperienza è stata caratterizzata da profonde divisioni, ed ha elencato gli obiettivi già raggiunti dall'Esecutivo, ora atteso dal grande impegno del semestre di Presidenza dell'UE, nel corso del quale il premier si attende la massima coesione tra le forze di maggioranza e serenità di giudizio, nell'interesse del Paese, da parte dell'opposizione. L'Italia, che durante il semestre spera di conseguire l'importante risultato della firma della Costituzione europea a Roma, si impegnerà per il rilancio del rapporto euroatlantico, per la condivisione del problema dell'immigrazione (annunciato al riguardo un imminente accordo con la Libia), per l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'UE, per il miglioramento dei rapporti con la Russia e per la soluzione del conflitto arabo-israeliano (Abu Mazen sarà in visita in Italia a luglio), per una riflessione intorno all'opportunità di una riforma delle pensioni e della previdenza e per la realizzazione delle grandi reti infrastrutturali transeuropee.

Il dibattito sulle comunicazioni di Berlusconi è previsto per il prossimo martedì, a partire dalle ore 9,30; tuttavia da parte delle opposizioni è stato immediatamente contestato l'uso propagandistico, per di più amplificato dalla diretta televisiva, della tribuna parlamentare, ben oltre l'argomento del semestre europeo; la maggioranza ha respinto tali critiche ricordando come siano state proprio le opposizioni a sollecitare il Presidente del Consiglio ad esprimersi sulla situazione politica interna.

L'Assemblea è quindi passata alle discussioni generali dei ddl incardinati nel corso della seduta antimeridiana; in considerazione della rinuncia ad intervenire da parte di tutti gli iscritti a parlare, l'esame dei provvedimenti è stato rinviato ad altra data.

(La seduta è terminata alle ore 17:36 )



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