Il Senato ha ripreso l'esame dei ddl 1986 (già approvato dalla Camera) e connessi in tema di sospensione condizionata dell'esecuzione della pena detentiva nel limite massimo di tre anni. Dopo aver respinto la pregiudiziale di costituzionalità e la questione sospensiva avanzate dalla Lega e sostenute da AN (i due Gruppi più fortemente critici nei confronti del cosiddetto indultino), l'Assemblea ha avviato la discussione generale. Il provvedimento giunge in Aula dopo che la Commissione di merito aveva conferito al relatore Borea (UDC) il mandato a riferire in senso contrario e prevede la sospensione della pena detentiva purché il condannato ne abbia scontato almeno un quarto e gli residui una pena non superiore a tre anni. A favore del provvedimento si sono schierati i Gruppi di opposizione, soprattutto in considerazione della grave situazione di sovraffollamento carcerario, anche se le preoccupazioni relative a possibili disparità di trattamento nell'individuazione dei beneficiari e all'effettiva praticabilità delle misure di vigilanza previste a loro carico hanno trovato echi in entrambi gli schieramenti. La discussione generale proseguirà la prossima settimana.

In precedenza l'Assemblea aveva avviato, con lo svolgimento della relazione da parte del sen. Grillo (FI), l'esame del ddl n. 1956 e connessi per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico, la cui discussione generale è stata aperta e subito rinviata a martedì 13 maggio. Lo stesso è avvenuto per il ddl n. 1972 in materia di attribuzione di seggi nell'elezione della Camera dei deputati, ma solo dopo le reiezione, successivamente allo svolgimento della relazione del sen. Malan (FI), delle questioni pregiudiziali sollevate dai sen. Malabarba (RC), Mancino e Battisti (Mar).