Il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 1513 che modifica ed integra la legge n. 801/77 sui Servizi per l'informazione e la sicurezza e sul segreto di Stato. A favore del provvedimento si sono espressi i sen. Maffioli (UDC), Peruzzotti (Lega), Palombo (AN) e Giuliano (FI), che ne hanno evidenziato la rispondenza alle nuove emergenze relative al terrorismo internazionale e in generale all'interesse superiore del cittadino, con ampia giustificazione dunque per le nuove norme che consentono il ricorso a pratiche illegali purché preventivamente autorizzate. Soprattutto con riferimento a quest'ultimo aspetto, netta è stata invece la contrarietà manifestata dai sen. Pagliarulo (PDCI), Malabarba (RC), Fabris (Udeur) e Zancan (Verdi), che hanno inoltre contestato l'eccessiva concentrazione di potere in capo al Presidente del Consiglio nonché il fatto che la nuova disciplina per il segreto di Stato non escluda in maniera sufficientemente esplicita i reati relativi a fatti di strage. I sen. Battisti (Mar) e Massimo Brutti (DS) hanno infine motivato l'astensione dei rispettivi Gruppi, rilevando come il Governo abbia perso l'occasione per una riforma più incisiva ed organica della materia, in particolare in tema di segreto di Stato. Hanno espresso personale contrarietà al provvedimento i sen. Gubert (UDC) e Vitali (DS).

L'Assemblea è quindi passata ad esaminare i ddl 1986 (già approvato dalla Camera) e connessi, relativi al cosiddetto indultino, vale a dire la sospensione condizionata dell'esecuzione della pena detentiva nel limite massimo di tre anni. Dopo la relazione del sen. Borea (UDC), i sen. del Gruppo Lega Padana hanno preso in massa la parola per avanzare una pregiudiziale di costituzionalità, a favore della quale si è schierato anche il Gruppo AN, a conferma della forte contrarietà dei due Gruppi nel merito del provvedimento; a sostegno del ddl si sono invece espressi i Verdi, la Margherita e i DS. Il seguito della discussione e la conseguente votazione della pregiudiziale sono state rinviate ad altra seduta.