Prosegue in Senato l'esame del ddl n. 1513 recante modifiche ed integrazioni alla legge n. 801/77 sui Servizi per l'informazione e la sicurezza e sul segreto di Stato. Dopo che in mattinata si era svolta la discussione generale e si erano tenute le repliche dei relatori e del ministro degli affari esteri Frattini, l'Assemblea ha avviato l'esame dell'articolato proposto dalle Commissioni riunite affari costituzionali e difesa. A fronte di una sostanziale condivisione della necessità di adeguare la normativa vigente alle nuove minacce alla stabilità internazionale, diverse sensibilità sono invece emerse in relazione agli strumenti che il Governo propone per assicurare migliore efficienza ai Servizi. In tal senso va interpretata, dopo l'approvazione dei primi tre articoli, la mancanza per due volte del numero legale nel corso delle votazioni degli emendamenti all'articolo 4, che introduce la più controversa tra le innovazioni legislative proposte, cioè la causa di giustificazione per il personale che dovesse commettere reati nell'ambito di operazioni legittimamente autorizzate; su tale misura, infatti, non sono mancate, anche all'interno della maggioranza, voci dissenzienti sulla base di considerazioni di natura etica. Parte dell'opposizione ha criticato anche la scelta di assegnare al Presidente del Consiglio la responsabilità politica sulla conduzione dei Servizi. La discussione proseguirà domani a partire dalle ore 9,30.