Mercoledì 29 Gennaio 2003 - 319ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 15:04)
Il Ministro degli affari esteri Frattini ha esposto in Senato le linee della politica estera italiana, a partire dalle misure di contrasto al terrorismo internazionale che continua a rappresentare una reale minaccia. Per quanto riguarda l'Iraq, ha illustrato la piattaforma comune USA-UE volta a concedere a Saddam Hussein un'ultima possibilità per evitare il conflitto, precisando che l'autorizzazione al sorvolo del territorio italiano e all'uso delle basi per il rifornimento degli aerei statunitensi va interpretata nel contesto della pressione effettuata sul leader iracheno per costringerlo ad un disarmo pacifico. Frattini ha anche dichiarato la disponibilità italiana ad assumere ruoli attivi nell'azione di monitoraggio in Medio Oriente che potrebbe derivare da un'eventuale tregua, frutto dell'azione diplomatica di USA, Russia, ONU e UE e del possibile successo dei colloqui del Cairo tra le fazioni palestinesi, iniziativa questa sostenuta dall'Italia. Quanto poi al processo di allargamento dell'Europa, il Ministro ha sottolineato come l'importanza storica dell'irreversibile processo in atto meriterebbe, oltre alle ratifiche dei Parlamenti nazionali, anche il conforto di un referendum popolare sulla futura Costituzione europea.
Nel corso del dibattito dalla maggioranza è venuta piena adesione all'operato del Governo, che dimostra il ruolo da protagonista che l'Italia sempre più assume nello scenario internazionale; le opposizioni hanno invece lamentato l'isolamento del Paese a causa di un atteggiamento che indebolisce l'UE e dunque contrasta con l'interesse nazionale ed hanno stigmatizzato la concessione delle basi decisa dal Ministro della difesa che di fatto attesta l'adesione dell'Italia alla guerra che Bush sembra intenzionato a scatenare indipendentemente dall'esito delle ispezioni.
L'intervento del Ministro Frattini, che ha annunciato l'intenzione del Presidente Berlusconi di riferire in Parlamento gli esiti dei colloqui con Bush, Putin e i principali leader europei, è stato interrotto da un gruppo di manifestanti pacifisti che dalle tribune hanno improvvisamente lanciato volantini ed esibito uno striscione inneggiante al rifiuto della guerra, costringendo il Presidente Pera a disporre una breve sospensione della seduta.
(La seduta è terminata alle ore 20:37 )