Mercoledì 30 Novembre 2005
Dal Pci al socialismo europeo
Il percorso di un protagonista: Giorgio Napolitano racconta in forma autobiografica l'impegno democratico del Partito comunista italiano, le sue battaglie per la trasformazione della società italiana e il conseguimento di fondamentali conquiste sociali e civili.
Ne emerge al contempo un quadro severo delle contraddizioni di fondo del Pci, riconducibili alla sua matrice rivoluzionaria e al legame ideologico e politico con l'Unione Sovietica, che finirono per provocarne il declino.
Tra i momenti di maggiore interesse, spiccano il dibattito sul primo centro-sinistra, l'aspro confronto del 1965-66 nel gruppo dirigente del Partito, il dissenso dall'Urss per la repressione in Cecoslovacchia, la strategia del compromesso storico e la scelta della politica di solidarietà democratica, il successivo arroccamento e isolamento del Pci, lo strappo con Mosca.
In un'analisi senza reticenze, scorrono in queste pagine le tensioni della politica italiana, i drammi della sinistra divisa, il travagliato approdo degli eredi del Pci al socialismo europeo. Su tutto si stagliano la vicenda intellettuale e politica di una figura di grande spicco, il suo sincero riformismo sostenuto tra molte difficoltà all'interno del Pci, le sue prove di uomo delle istituzioni.