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Data di nascita: | 03/08/1858 |
Luogo di nascita: | ALESSANDRIA |
Data del decesso: | 13/10/1925 |
Luogo di decesso: | SEZZADIO (Alessandria) |
Padre: | Angelo, deputato |
Madre: | PERNIGOTTI Giuditta |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Titoli nobiliari | Conte, titolo concesso con regio decreto del 30 aprile 1917 e con lettere patenti del 10 marzo 1918 |
Coniuge: | GAZZONI Clarice, dei principi ORSINI |
Figli: | Giuditta Maria
Angelo Giovanni
Giulia Felicita
Maria Francesca
Ida Enrica |
Parenti: | BORGHESE Rodolfo, genero, senatore |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Piazza Pilotta, 3 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Roma |
Professione: | Avvocato |
Altre professioni: | Industriale-agricoltore |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Alessandria (1889)
Consigliere provinciale di Alessandria (1889) |
Cariche e titoli: | Membro della Società degli agricoltori italiani (1894)
Presidente del Consorzio agrario di Alessandria (1894)
Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Accademia di Santa Cecilia
Vicepresidente dell'Accademia di S. Cecilia
Vicepresidente della Croce rossa italiana (1913)
Presidente della Croce rossa italiana (2 agosto 1918-4 agosto 1919)
Membro della Società "Il Giornale d'Italia"
Socio della Società geografica italiana (1878) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 01/26/1910 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Fiorenzo Bava Beccaris |
Convalida: | 26/02/1910 |
Giuramento: | 26/02/1910 |
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Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 4 agosto 1919
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 febbraio 1920 |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XVII | Alessandria I | | 23-11-1890 | Centro-destra | |
XVIII | Alessandria | | 6-11-1892 | Centro-destra | |
XIX | Alessandria | | 26-5-1895 | Centro- destra | |
XX | Alessandria | | 21-3-1897* | Centro-destra | Ballottaggio il 28 marzo 1897 |
XXI | Alessandria | | 23-12-1900 | Centro-destra | Elezione in corso di legislatura |
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Cariche: | Segretario (7 marzo 1917-29 settembre 1919) (4 dicembre 1919-7 aprile 1921) (14 giugno 1921-15 novembre 1923. Dimissionario) |
Commissioni: | Membro della Commissione di contabilità interna (10 marzo 1911-29 settembre 1913), (2 dicembre 1913-9 marzo 1917. Dimissionario)
Membro della Commissione di finanze (14 dicembre 1914-12 marzo 1917. Dimissionario)
Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Protezione ed assistenza degli orfani della guerra" e "Protezione ed assistenza degli invalidi della guerra" (20 dicembre 1916)
Membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'ordinamento e funzionamento delle amministrazioni centrali e sui servizi da esse dipendenti e sulle condizioni del relativo personale (17 marzo-10 settembre 1921) |
| Membro del Comitato nazionale per la protezione ed assistenza degli orfani di guerra (13 dicembre 1917-6 gennaio 1919. Dimissionario)
Commissario di vigilanza all'Amministrazione delle ferrovie dello Stato (5 dicembre 1921-4 febbraio 1923) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli colleghi. Prima di iniziare i nostri lavori rammentiamo i cari colleghi scomparsi durante le vacanze parlamentari. [...]
Un collega a noi carissimo abbiamo ancora perduto. Il 13 ottobre in Sezzadio spegnevasi il conte Giuseppe Frascara che per lungo tempo fece parte di questo Ufficio di Presidenza. Più volte trepidammo per la sua salute che una grave infermità negli ultimi due anni aveva seriamente scossa, ma ne sorrise sempre la speranza che la sua vigoria fisica e spirituale trionfasse sul male e fummo tanto lieti di rivederlo fra noi or non è molto, sicuri che a lungo ancora ci sarebbe stata conservata la sua preziosa esistenza; ma i nostri voti furono delusi ed or l'animo mio si riempie di tristezza nel ricordarvi l'amico scomparso.
Egli nacque da cospicua famiglia l'8 marzo 1858 in Alessandria dove compì gli studi classici frequentando poi nell'Università di Roma i corsi di giurisprudenza e laureandosi giovanissimo con pieni voti. Non le sue ricchezze lo fecero adagiare in una vita inoperosa, ma egli ne trasse spinta per la nobiltà del suo animo e la vivacità dell'ingegno ad una feconda ed instancabile attività. Fu sua cura precipua e fervida l'agricoltura, accrescere soprattutto la fecondità dei campi; e con la sua larga preparazione tecnica, con l'attuazione dei metodi culturali più moderni e perfezionati egli ha assai giovato all'incremento della fondamentale ricchezza del paese.
Alla vita pubblica il conte Frascara partecipò a lungo, con fervore e con probità. Fu tra l'altro consigliere comunale e provinciale di Alessandria e dei più vitali interessi della sua regione fu assertore tenace, onde dalla fiducia dei suoi concittadini fu inviato alla Camera dei deputati fin dal 1890. E vi rimase per cinque legislature, dalla XVIIa alla XXIa, fino al 1904, venendo poi nominato senatore il 26 gennaio 1910. Mirabile è l'opera che egli ha spiegato sia nell'uno che nell'altro ramo del Parlamento. Membro delle più importanti commissioni sia permanenti che speciali per singoli disegni di legge, relatore di numerosi progetti, segretario di quest'Ufficio di Presidenza dalla XXIVª alla XXVIª legislatura, nel corso della quale la sua malferma salute lo costrinse a rassegnare le dimissioni, egli era poi di una assiduità impareggiabile alle sedute. E non v'era discussione importante alla quale non partecipasse: sugli argomenti più svariati, dai bilanci alle opere pubbliche, dall'agricoltura, materia che più l'appassionava, alla legislazione sociale, dall'istruzione alle industrie e ai problemi del lavoro, la sua parola si fece spesso sentire ognora sobria, lucida, pervasa dal più vivo calore di convinzione, sollecita nella difesa degli interessi del paese.
Era il conte Frascara un liberale convinto che la partecipazione alla vita politica ritenne sempre e solo fonte dei più gravi doveri: era un uomo che non venne mai meno ai suoi principi e fu uno spirito nobile, ognora sereno ed equilibrato, sempre sensibile ad ogni opera di pietà. Ne fu prova la Presidenza della Croce rossa che egli tenne con grande amore ed abnegazione in un periodo che richiedeva la più assidua cura e la nobile istituzione ne trasse largo giovamento.
Voglio ricordare anche la squisitezza dell'animo di questo nostro collega che, mentre era così premuroso del bene pubblico, ebbe un culto profondo degli affetti famigliari; e fu certo il dolore infinito che egli sentì per la perdita del figliuolo a lui carissimo che dovette scuotere per primo la sua fibra pur tanto forte.
Il Senato vede con profonda tristezza scendere nella tomba un uomo che eccelleva per le più elette virtù e manda alla memoria di lui un commosso saluto, mentre esprime alla famiglia straziata ed alla città di Alessandria il suo vivo cordoglio. (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 16 novembre 1925.
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Attività 1026_Frascara_IndiciAP.pdf |
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