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Data di nascita: | 11/01/1853 |
Luogo di nascita: | TRENTO (Impero Austro-ungarico) - oggi TRENTO |
Data del decesso: | 07/09/1918 |
Luogo di decesso: | MILANO |
Padre: | Carlo |
Madre: | RIZZI Maria |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | RIVA Bice |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Piazza Aracoeli, 1 |
Titoli di studio: | Scuola di applicazione per ingegneri di Torino |
Presso: | Università di Torino |
Professione: | Industriale |
Cariche e titoli: | Direttore della Società delle forze idrauliche di Tivoli (1890)
Consulente per gli affari immobiliari della Banca commerciale italiana (29 settembre 1897)
Direttore generale della Cassa sovvenzioni ai costruttori di Milano
Membro del Consiglio d'amministrazione della Società generale italiana "Edison" di elettricità (Milano) (marzo 1896-1° gennaio 1897)
Consigliere delegato della Società generale italiana "Edison" di elettricità (Milano) (1° gennaio 1897-7 settembre 1918)
Membro del Consiglio d'amministrazione della Società per lo sviluppo delle imprese elettriche in Italia (1898)
Vicepresidente della Società per lo sviluppo delle imprese elettriche in Italia (1911)
Presidente della Società per lo sviluppo delle imprese elettriche in Italia (1916)
Membro del Consiglio d'amministrazione della Società "Isotta Fraschini"
Presidente della Società "Isotta Fraschini" (1907-1914)
Membro del Consiglio d'amministrazione della Società per la ferrovia Konia-Eregli-Burgurlu
Membro del Consiglio d'amministrazione della Banca commerciale italiana (27 marzo 1915-7 agosto 1918)
Membro del Comitato centrale della Banca commerciale (maggio 1915), poi del Comitato locale (1916)
Presidente della Società elettrica coloniale (1914)
Membro della Società elettrica bergamasca (1914)
Presidente della Società [elettrica] bresciana (1916)
Membro del Consorzio per l'elettrotrazione (1916)
Socio fondatore dell'Associazione fra esercenti imprese elettriche in Italia (AEIE) (1899)
Presidente dell'Associazione fra esercenti imprese elettriche in Italia (AEIE) (1902)
Patrocinatore della Società per lo sviluppo dell'aviazione in Italia (maggio 1915), poi presidente
Membro civile del Comitato regionale di mobilitazione industriale della Lombardia [1915-1918]
Socio del Circolo trentino di Milano
Presidente della Commissione per l'emigrazione trentina
Presidente dell'Associazione politica degli italiana irredenti, sezione trentina
Promotore e presidente dell'Associazione fra le società italiane per azioni (ASIA) (1910-1916)
Presidente onorario dell'Associazione fra le società italiane per azioni (1916) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 10/16/1913 |
Categoria: | 21 | Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Antonino DI Prampero |
Convalida: | 14/12/1914 |
Giuramento: | 14/12/1914 |
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Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 13 aprile 1912 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Emanuele Paternò di Sessa, Vicepresidente
Signori senatori! [...]
È scomparsa una figura del mondo industriale e commerciale, che in Milano era fra le più eminenti; quella del nostro collega Carlo Esterle, morto in quella città il 7 settembre. Nato era in Trento nel 1° novembre 1853. Fu suo padre quel Dottor Carlo Esterle, professore di Ostetricia, che nel 1848 fu uno degli inviati all'Assemblea Costituente di Francoforte per l'italianità del Trentino ed il suo distacco dal Tirolo e, costretto poi ad emigrare, ospitò in Piemonte, onde fu che il figlio studiò ingegneria nell'Università di Torino, prendendo laurea a 21 anno, e là perfezionandosi. Stabilitosi a Milano, acquistò reputazione nel campo industriale e diede impulso alle imprese elettriche, rendendosi benemerito dei grandi nostri impianti idroelettrici.
Fu elevato al Senato il 16 ottobre 1913.
Vita cotanto attiva e fruttuosa è stata troncata in età ancor valida, e quando il nostro compianto collega anelava all'avvicinarsi, per le nostre vittorie, del giorno del riscatto dell'amata terra nativa e di vedersi aperte le porte di Trento liberata. Il nostro compianto raddoppia a tale avverso destino. (Bene). [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Mangiagalli.
MANGIAGALLI. Alla commemorazione commossa con cui il nostro Presidente ricordava e metteva in evidenza il grande fervore di iniziativa e le mirabili doti organizzatrici del compianto senatore Carlo Esterle, mi si consenta di aggiungere brevi parole.
La sua famiglia apparteneva a quella nobile terra di Trento dove effigiato in magnifica opera d’arte il nostro grande poeta guarda verso di noi ed attende; e l’attesa non sarà lunga.
Carlo Esterle non dimenticò mai la sua origine, fu sempre prodigo dei più larghi aiuti a tutti i profughi di quella terra che lo salutavano come il grande benefattore, ed egli moriva volgendo il suo ultimo pensiero a quella terra, dolente di non poterla rivedere libera dal gioco straniero. Onore alla sua memoria. (Approvazioni). [...]
CIUFFELLI, ministro dell’industria, commercio e lavoro. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIUFFELLI, ministro dell’industria, commercio e lavoro. È doveroso per il Governo, ed in ispecie per il ministro dell’industria, associarsi alle espressioni di rimpianto pronunciate in quest’Aula per la morte del senatore Carlo Esterle.
Egli è scomparso dal mondo ancora giovane, nella sua piena operosità, quando la sua anima anelava un giorno non lontano per salutare redenta la terra itialianissima che lo vide nascere; quando la sua scienza, la sua esperienza, la grande autorità che aveva saputo conquistare nelle sfere industriali e finanziarie potevano tuttavia rendere eminenti servizi al lavoro e alla produzione nazionale.
Carlo Esterle, cittadino egregio, fervente patriota, carattere generoso ed aperto, come tutti ricordiamo, era anche un uomo moderno, uno spirito pratico, democratico, fattivo che riuscì a dare un mirabile contributo di intelligenza, di iniziative e di opere alla nuova Italia. Egli fu uno dei primi più arditi e maggiori creatori dello sviluppo delle forze idroelettriche che hanno recato tanto vantaggio alla nostra espansione industriale e che debbono portare il nostro paese anche più in alto dei campi della produzione del lavoro. Il migliore omaggio che noi possiamo rendere alla memoria di Carlo Esterle è l’augurio che molti italiani gli somiglino nell’intelletto e nell’anima, nella feconda operosità, nella fede che egli ebbe sempre viva nelle forze e nella grandezza della patria. (Approvazioni vivissime).
PRESIDENTE. Mi farò un dovere di dare esecuzione alle varie proposte fatte per l’invio di condoglianze alle famiglie ed alle città natali dei senatori oggi commemorati.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 ottobre 1918.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Carlo Giuseppe Maria Antonio".
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Archivi: | Archivio della Società Edison (ASE) Milano
Archivio storico della Banca commerciale (ABCI) Milano
Archivio di stato di Milano
Carte Orlando, archivio centrale dello Stato, Roma
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Attività 0910_Esterle_IndiciAP.pdf |
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