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Senato della Repubblica
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NAZARI Giovanni Battista

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:11/21/1791
Luogo di nascita:Treviglio, Bergamo
Data del decesso:07/06/1871
Luogo di decesso:Milano
Padre:Agostino
Madre:PACCHIERI Barbara
Nobile al momento della nomina:No
Coniuge:CACCIA DOMINIONI Maddalena
Coniuge:TACCONI Teodolinda Giovanna Angela
Figli: Giuseppa M. Anna Barbara, figlia di Maddalena CACCIA DOMINIONI, che sposò Giacomo PEREGO ed era madre di don Francesco e di Giuseppe PEREGO
Carolina Francesca, figlia di Maddalena CACCIA DOMINIONI
Maria Brigida, figlia di Maddalena CACCIA DOMINIONI
Agostino Alessandro Maria, figlio di Maddalena CACCIA DOMINIONI
Carlo Antonio Francesco, figlio di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI
Alessio Mattia, figlio di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI, prevosto di Treviglio
Andrea Flavio, figlio di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI
Barbara Maria, figlia di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI, che sposò Francesco CAMERONI ed era madre di Agostino CAMERONI
Ester Cattarina, figlia di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI, che prese i voti
Giovanni, figlio di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI
Elisabetta, figlia di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI
Paola Maria, figlia di Teodolinda Giovanna Angela TACCONI
Fratelli:Alessio (morto infante)
Anna Maria Alessia, che sposò G.B. Mandelli ed era madre di Andrea e Carlo
Alessio
Paola Maria, che sposò Alessio Correggio
Cattarina, che sposò Ferdinando Brambilla
Clara M. Cristina
Carlo Antonio
Clara M. Carolina, che sposò Giovanni Compagnoni
Parenti:NAZARI Alessio Bartolomeo, avo paterno
NAZARI BARONIA Anna Maria, ava paterna
NAZARI Ippolita Maria, zia paterna
NAZARI Carlo Antonio, canonico, zio paterno
NAZARI Gian Batta, zio paterno
NAZARI Cattarina, zia paterna
CACCIA DOMINIONI Paolo Adeodato, suocero
CACCIA DOMINIONI MARTIGNONI Marianna, suocera
TACCONI Senatore, suocero
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Pavia
Professione:Avvocato
Carriera giovanile / cariche minori:
Cariche amministrative:Consigliere comunale di Treviglio (1821-)
Deputato di Bergamo nella Congregazione centrale di Lombardia in Milano (31 agosto 1834)
Cariche e titoli: Membro della Congregazione di carità di Treviglio (1818)
Presidente della Congregazione di carità di Treviglio (1821-1822)
Membro dell'amministrazione del Civico Ospedale di Treviglio (1824-1825)
Membro del direttorio del Pio Istituto Elemosiniero (1827-1831)
Membro della Commissione distrettuale di leva di Treviglio (1827-1830)
Membro della Commissione centrale di beneficenza della Cassa di risparmio delle province lombarde (1839-23 settembre 1847)
Presidente del Consiglio provvisorio di Stato (Governo provvisorio di Milano, poi di Lombardia) (28 marzo-2 agosto 1848)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:02/29/1860
Categoria:20
21
Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria
Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Luigi Cibrario
Convalida:14/04/1860
Giuramento:02/04/1860
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare



.:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul Codice civile (2 luglio 1861)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

    Onorevoli Colleghi,
    Un’altra recente perdita molto dolorosa mi tocca di annunziarvi, quella dell’onorando Senatore Giambattista Nazari, che cessava di vivere in Milano nel giorno 7 di questo mese. Quantunque egli fosse assai avanzato nel cammino della vita, tuttavia la sua esistenza era splendida di così belle virtù, da farne sempre piangere, come immatura, la estinzione. Nato in Treviglio il 21 novembre 1791 consacrò la sua gioventù a severi studi legali ed amministrativi. L’onorata riputazione e l’alta stima che seppe acquistare fra i suoi concittadini, lo fecero chiamare a parte della pubblica Amministrazione della sua provincia, ed in essa si dimostrò amministratore onesto, operoso ed intelligente.
    Deputato di Bergamo alla Congregazione centrale di Lombardia in Milano, allorché la voce e l’esempio di un novello Pontefice liberale e italiano destavano i primi movimenti del risorgimento politico d’Italia, il Nazari compieva, in faccia al Governo straniero, un atto di tale coraggio civile, che raccomandava il modesto suo nome all’ammirazione degli Italiani. Nella seduta della Congregazione Lombarda del 7 dicembre 1847 l’egregio Nazari, mosso dal triste stato a cui la signoria straniera aveva ridotto il suo paese, sorgeva a fare la proposta di costituire una Commissione che prendesse a maturo esame le condizioni del paese e le cause del pubblico malcontento, e ne facesse argomento di ragionato Rapporto per le ulteriori proposte di quella Congregazione. Quanta potenza di animo si richiedesse a fare una tale proposta in quei tempi ed a quei governanti, lo sanno e lo intendono quei soli che vissero a quei tempi e videro all’opera quei governanti ai quali si attagliava a capello la sentenza del grave storico di Roma Imperiale: suadere principi quod oporteat, multi laboris.
    E infatti il governatore di Lombardia chiamava tosto a sé il Nazari e lo eccitava a ritirare la coraggiosa proposta: ma il proconsolo austriaco trovava nel nobile cittadino lombardo il justum ac tenacem propositi virum, che stava fermo nel dettame della pura sua coscienza. Fu quella libera voce il prologo del grande movimento che scoppiava nel marzo del 1848. Caduto allora il Governo austriaco, il Governo provvisorio di Lombardia chiamava il Nazari a presiedere il Consiglio di Stato; ma ristaurato ben presto il Governo straniero, tornava il Nazari nell’agosto di quell'anno a vita privata in aspettazione di tempi migliori. E i tempi sospirati giungevano alfine nel 1859. Il Governo nazionale, che nel giugno di quell’anno memorando s’inaugurava in Lombardia, volgeva tosto il suo sguardo al coraggioso amministratore del 1847.
    Qui mi permetterete, o Signori, di ricordarvi come a me, investito dell’onore di iniziare a reggere quel Governo, toccasse la grata ventura di chiamare fra i miei collaboratori ed apprezzare altamente il benemerito Nazari, che, al pari di altri valentuomini, mi era dal pubblico voto designato. Al cessare di quel breve, ma non facile Governo di transizione, il Nazari, per gli eminenti servizi da lui resi alla patria e pel suo censo, veniva aggregato a questo illustre Consesso; nel quale, finché l’età e la salute glielo permisero, prese parte diligente, conscienziosa e saggia ai lavori parlamentari. Rammenterò, a titolo di speciale onore, il concorso assiduo e serio che apportò agli studi ed alle discussioni sul progetto del nuovo Codice civile, quale membro della Commissione che io ebbi l’onore di presiedere. Le sue osservazioni erano sempre improntate di uno squisito senso di equità e di maturo senno pratico.
    Chiudendo, o Signori, queste poche parole, che sento quanto siano scarse ai molti meriti del venerato Collega di cui compiangiamo la perdita, ben posso dirvi con piena certezza, che il Nazari fu imitabile esempio di virtù antica nella vita pubblica e nella vita privata fu ottimo padre di famiglia, fu egregio cittadino, di sentimenti schiettamente religiosi e liberali, tale insomma da essere additato a nobile esempio del come si possa nei rivolgimenti politici accoppiare felicemente il culto della religione e l’amore della patria.

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,13 giugno 1871.
Note:Il nome completo risulta essere: "Giambattista Carlo Martino"
Il cognome completo risulta essere: "Nazari Scagliapesci"


Attività 1565_Nazari_IndiciAP.pdf1565_Nazari_IndiciAP.pdf