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Senato della Repubblica
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TECCO Romualdo

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:07/04/1802
Luogo di nascita:BOVES (Cuneo)
Data del decesso:19/05/1867
Luogo di decesso:TORINO
Padre:Carlo
Madre:BARBAROUX Angela
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioNo
Titoli nobiliariBarone, titolo concesso con regio decreto del 18 aprile 1846
Coniuge:CORSI DI BOSNASCO Carolina
Figli: Costantina, che sposò Pietro Giacomo GRAVIER;
Paolina, che sposò Luigi POLLONE
Melchiorre, che sposò Maria Teresa GRAVIER, padre di Romualdo, Costantina, Matilde, Carolina, Adolfo
Fratelli:Andrea Giuseppe, nato da Rosa Barbaroux
Onorina, nata da Rosa Barbaroux, coniugata LAUGERI
Felice, nato da successivo matrimonio di Carlo
Parenti:TECCO Giuseppe Antonio, avo paterno
TECCO Giovanni Antonio, zio, fratello del padre, padre di Bartolomeo
TECCO Giuseppe, zio, fratello della madre, giurista e ministro plenipotenziario
Professione:Diplomatico
Carriera giovanile / cariche minori:
Carriera:Inviato straordinario e ministro plenipotenziario (10 febbraio 1855-11 ottobre 1863)
Cariche e titoli: Capo della cancelleria consolare di Costantinopoli

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:03/13/1864
Categoria:07 Gli inviati straordinari
dopo tre anni di tali funzioni
Relatore:Giovanni Regis
Convalida:20/05/1864
Giuramento:20/05/1864

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro aprile 1852
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1856
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 ottobre 1863
Decorato dell'Ordine del Nicham Iftikar (Tunisia) aprile 1855
Decorato dell'Ordine del Mediydié giugno 1855 (Impero ottomano)


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Gabrio Casati, Presidente

      Signori senatori,
      un impreveduto telegramma susseguito da lettera giunta questa mattina, mi annuncia la morte del nostro collega il commendatore Romualdo Tecco, avvenuta in Torino il 19 nel pomeriggio. Egli è certamente da condolersi della perdita di un uomo distinto pe' suoi talenti. Questi soli gli apersero l'adito a cospicue dignità. Dragomanno a Costantinopoli, seppe co' suoi meriti aprirsi luminosa carriera. Ebbe missione al Libano, fu consigliere alla legazione presso la Sublime Porta e finalmente colà ministro plenipotenziario. Disimpegnò con zelo ed intelligenza queste cariche e seppe condurre a felice termine i trattati di commercio col Governo ottomano e colla Persia. Dappoi fu nominato alla non meno difficile legazione presso la Corte di S.M. cattolica. Necessitando la salute sua riposo, e volendo la Maestà del Re dare a lui una testimonianza di ben meritato onore, lo ascrisse a questo nostro consesso e lo insignì del gran cordone nell'Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
      Il senatore Tecco era dottissimo nelle lingue orientali, possedendo a fondo l'arabo, il turco, il persiano; e non solo delle lingue si occupò, ma ben ancora della numismatica e della paleografia. In Ispagna poi fece studi sulla lingua basca, nella quale trovò analogie colle orientali.
      Fu amantissimo della patria italiana, e questo sentimento lo accompagnò sino alla tomba. Sentiva vivamente l'amicizia e l'animo suo aveva aperto ai sentimenti più cordiali, offrendosi in ogni occasione a prestare l'opera sua affettuosa. La memoria di lui sarà cara a tutti e benedetta particolarmente da coloro a' quali stese amica mano in tristissime vicissitudini.

      Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 21 maggio 1867.


Attività 2183_Tecco_IndiciAP.pdf