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Data di nascita: | 12/09/1839 |
Luogo di nascita: | LEONFORTE (Catania) - oggi (Enna) |
Data del decesso: | 16/11/1899 |
Luogo di decesso: | CATANIA |
Padre: | Vincenzo |
Madre: | CONTESSA Filippa |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | Celibe |
Parenti: | Vincenzo
Francesco Giuseppe |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Professione: | Avvocato |
Altre professioni: | Finanziere e commerciante |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Catania (23 novembre 1875-10 dicembre 1876) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Catania (1863)
Consigliere provinciale di Catania |
Cariche e titoli: | Proprietario della fattoria Motta Sant'Anastasia
Fondatore della Banca di Catania
Fondatore della Banca industriale e commerciale di Catania (1898)
Membro della Banca industriale e commerciale di Catania
Segretario generale del Ministero della pubblica istruzione (18 dicembre 1879-15 gennaio 1881)
Consigliere provinciale scolastico di Catania
Membro del Consiglio di amministrazione della Società italiana per le strade ferrate della Sicilia (1885)
Presidente della Camera di commercio ed arti di Catania (1886-1890) (maggio 1898-novembre 1899)
Direttore della Banca depositi e sconti
Agente della compagnia di assicurazioni "L'Etna"
Membro del Consiglio generale del Banco di Sicilia
Membro della Giunta centrale di statistica del Ministero di agricoltura industria e commercio
Membro del Consiglio delle miniere
Fondatore de "L'Unità e l'Indipendenza"
Fondatore del "Plebiscito" |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 06/07/1886 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Francesco Ghiglieri |
Convalida: | 14/06/1886 |
Giuramento: | 15/12/1886 |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 gennaio 1877
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 1880 |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XII | Regalbuto | | 14-5-1876 | Centro-sinistra | Elezione in corso di legislatura |
XIII | Regalbuto | | 5-11-1876* | Centro-sinistra | Cessazione per nomina a segretario generale. Rieletto il 1° febbraio 1880 |
XIV | Regalbuto | | 16-5-1880 | Centro-sinistra | |
XV | Regalbuto (Catania III) | | 29-10-1882** | Centro-sinistra | Dimissionario l'8 giugno 1885 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente
Signori senatori! In quattro soli mesi otto valent'uomini, che furono colleghi nostri in questo Senato, sono scesi nel sepolcro. Il vostro Ufficio di Presidenza dispose in tempo perché una rappresentanza del Senato prendesse parte alle ultime onoranze rese ai defunti colleghi e non tralasciò di farsi interprete appresso le loro famiglie del nostro più vivo rammarico per la dipartita di questi egregi, che noi ci aspettavamo di rivedere sui nostri banchi. Tocca adesso a me, sebbene non sia mancato chi abbia scritto con particolare affetto, e discorso altrove con la dovuta ampiezza delle virtù e dei meriti personali dei trapassati compagni - talché posso imporre a me stesso la maggiore brevità - compiere modestamente il pietoso ufficio di rendere a ciascuno di essi quest'ultimo tributo di considerazione e d'affetto. [...]
Già queste pagine erano scritte e consegnate per la stampa, allorché giunse l'infausto annunzio, che ieri stesso moriva in Catania il senatore Tenerelli. Egli era nato in Leonforte, e si spense in Catania, quando stava per raggiungere il sessantesimo anno del viver suo.
consigliere comunale e provinciale, poi sindaco in momenti difficili, capo dell'Amministrazione comunale di Catania nel triennio 1875-77, diede prova di molto accorgimento e di grande assiduità al lavoro, ma fu solo nel 1876 che il nome del Tenerelli cominciò a figurare nel mondo politico, quando gli elettori di Regalbuto lo elessero a loro deputato in sostituzione del marchese Gravina, nostro ben amato collega, il quale aveva accettato il posto di prefetto nell'Amministrazione dello Stato.
Appena entrato in Parlamento, il Tenerelli diede prova di essere particolarmente versato nelle materie di ordine amministrativo, e così pareva agli elettori di Regalbuto, che in altre due legislature, anzi tre, perché eletto segretario generale nel Ministero della pubblica istruzione andò soggetto a rielezione, lo rinviarono a sedere in Parlamento. Fu soltanto nel 1885 che il Tenerelli presentò le sue dimissioni da deputato, adducendo per motivo, che doveva prestare l'opera sua in cose che lo rendevano incompatibile con l'esercizio della rappresentanza nazionale. La Camera prese atto delle dimissioni ed il Tenerelli entrò subito a far parte dell'amministrazione della rete Sicula ferroviaria, poi di una società commerciale, che più tardi gli doveva cagionare molte amarezze.
Frattanto, cioè il 7 luglio 1886, fu eletto senatore.
Nei momenti più gravi il Tenerelli prese parte ai lavori del Senato, ma la salute non gli consentì di dedicare intiera l'opera sua in servizio della cosa pubblica, siccome avrebbe per fermo desiderato. Pure, nel nome del Senato, io mando al Tenerelli l'estremo saluto.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 novembre 1899.
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Attività |
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