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Data di nascita: | 07/30/1813 |
Luogo di nascita: | MALCESINE (Verona) |
Data del decesso: | 12/01/1892 |
Luogo di decesso: | PADOVA |
Padre: | Giacinto |
Madre: | BUSTI Maria |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | PIAZZA Laura |
Titoli di studio: | Laurea in matematica (1)
Laurea in filosofia (2) |
Presso: | Università di Padova (1) (2) |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Ingegnere |
Carriera: | Professore di Geometria descrittiva all'Università di Pavia (5 maggio 1841)
Professore di Geodesia ed idrometria all'Università di Padova (4 marzo 1842-1866)
Professore di Matematica applicata, poi Meccanica razionale all'Università di Padova (1866)
Rettore dell'Università di Padova (1870-1871)
Preside della Facoltà di scienze dell'Università di Padova (1872)
Professore emerito dell'Università di Pavia (22 novembre 1884) |
Cariche amministrative: | Consigliere provinciale di Padova |
Cariche e titoli: | Capo di stato maggiore, poi capobattaglione, poi vicecomandante della Guardia civica di Padova (1848-1849)
Fondatore e direttore della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Padova (1875-1890)
Membro del Comitato per l'istruzione universitaria (27 dicembre 1866-settembre 1867)
Socio corrispondente dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Padova (31 marzo 1835)
Socio straordinario dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Padova (6 agosto 1842)
Socio ordinario dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Padova (4 maggio 1843)
Presidente dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Padova (1851-1853) (1867-1869)
Membro corrispondente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia (17 novembre 1842)
Membro effettivo dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia (20 giugno 1843)
Membro effettivo pensionato dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia (4 ottobre 1854)
Vicepresidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia (2 aprile 1863-19 marzo 1865)
Presidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia (20 marzo 1865-27 aprile 1867)
Socio onorario dell'Accademia olimpica di Vicenza (6 febbraio 1855)
Membro della Società italiana delle scienze, detta dei XL (1863)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (13 maggio 1867)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (25 febbraio 1875)
Socio onorario dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Modena (2 febbraio 1869)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino (25 giugno 1876)
Socio onorario del Collegio degli ingegneri e architetti di Roma (11 marzo 1879)
Socio onorario dell'Ateneo di scienze, lettere e arti di Bergamo (14 aprile 1881) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 12/04/1890 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Salvatore Majorana Calatabiano |
Convalida: | 24/01/1891 |
Giuramento: | 13/04/1891 |
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Cavaliere dell'Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro 20 maggio 1866
Ufficiale dell'Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro 10 giugno 1880
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 5 novembre 1884
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 14 maggio 1869
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 6 febbraio 1870
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1870
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 10 aprile 1887 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente
Nella tarda età di oltre 78 anni, il giorno 12 gennaio, moriva a Padova il professore Domenico Turazza.
Sortiti i natali in Malcesine, il 30 luglio 1813, Domenico Turazza, di umile stato, per potenza di privilegiato ingegno si levò e si fece grande nelle matematiche discipline.
La stupenda inclinazione, la eccezionale attitudine a codesti studi apparvero non appena egli li ebbe incominciati nell'Università di Padova; tanto che, prima ancora del grado di dottore, conseguì l'ufficio di assistente alla Cattedra di agraria e dopo addottorato, fu supplente di matematica e di meccanica nel liceo di Vicenza.
Via, via professore in quel liceo ed indi nell'università istessa in che l'intelletto gli si era schiuso alle più astruse speculazioni delle scienze positive, di quell'ateneo fu, dal 1841 sino al giorno della morte, splendido ornamento.
L'ingegno suo era cosiffatto, colla mente tanto aveva saputo penetrare le leggi della matematica da poterne professare con plauso ogni parte: la geometria descrittiva e la geodesia, la meccanica razionale e la idrometria e, dalle sublimi astrazioni della scienza pura, passare con felicissima transizione, all'idraulica pratica, di cui fu grande maestro di fama più che italiana.
L'ordine ammirabile, la lucidezza del suo dire rischiaravano gli oscuri principii: guidava con bontà, confortava con amorevolezza i discepoli attraverso gli scabri teoremi, sicché essi erano pianamente quasi messi dentro alla risoluzione dei più alti problemi.
direttore della scuola di applicazione degli ingegneri di Padova da undici anni, nei cinquanta e più che egli consacrò allo insegnamento universitario fu sempre segno all'amore degli scolari, alla deferenza dei colleghi.
Era senatore dal 4 di dicembre 1890.
Alla memoria dello scienziato illustre, del nestore degli idraulici italiani; alla tomba di Domenico Turazza, che fu onore d'Italia, il Senato rende tributo di reverenza e di lagrime (Vive approvazioni generali).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 gennaio 1892.
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Attività |
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