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Data di nascita: | 10/09/1832 |
Luogo di nascita: | CALIMERA (Lecce) |
Data del decesso: | 16/02/1905 |
Luogo di decesso: | PALERMO |
Padre: | Donato Antonio |
Madre: | CORLIANÒ Vita |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | BRAIA Filomena |
Figli: | Donatantonio
Giuseppe
Francesco
Immacolata
Vito Mario |
Fratelli: | Giuseppe, senatore (vedi scheda) |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Napoli |
Professione: | Magistrato |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Consigliere della Corte d'appello di Genova (17 marzo 1881)
Consigliere della Corte d'appello di Trani (25 luglio 1881)
Consigliere della Corte d'appello di Napoli (11 dicembre 1884)
Presidente della sezione di Corte d'appello di Potenza (15 gennaio 1891)
Consigliere della Corte di cassazione di Roma (11 febbraio 1892)
Presidente di sezione della Corte d'appello di Roma (13 giugno 1895)
Primo presidente della Corte d'appello di Genova (18 aprile 1897)
Primo presidente della Corte d'appello di Napoli (24 maggio 1900)
Primo presidente della Corte di cassazione di Palermo (1° dicembre 1902-17 febbraio 1905) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 03/04/1904 |
Categoria: | 08 | I primi Presidenti e Presidenti del Magistrato di Cassazione e della Camera dei conti |
Relatore: | Carlo Municchi |
Convalida: | 22/03/1904 |
Giuramento: | 09/05/1904 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 17 marzo 1878
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 23 gennaio 1896
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 7 giugno 1896
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 gennaio 1881
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1891
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 gennaio 1900
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 gennaio 1904 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori senatori! Una funesta corrente morbosa moltiplica quest'anno le sue vittime.
Due altri colleghi abbiamo perduto in questi giorni.
Il primo è il senatore Leonardo Tommasi, nato a Calimera in Provincia di Lecce il 9 ottobre 1832, e spentosi a Palermo il 17 testé scorso febbraio.
Di distinta famiglia in cui era tradizionale l'integrità di carattere, egli fu in tutta la sua vita l'espressione palpitante di questa nobile tradizione.
Datosi alla magistratura, a cominciare dall'ufficio di Giudice Regio di terza classe in Massafrà a cui fu assunto nel 1858, egli percorse tutti i gradi dell'ordine giudiziario fino a quello di primo presidente della Corte di cassazione di Palermo; ed il 9 marzo 1894 [sic] fu nominato senatore.
La sua non fu una vita clamorosa ed abbagliante: fu una vita modesta come il mite animo suo, ma piena di attività, consacrata dal più scrupoloso adempimento dei proprii doveri, nel quale l'altezza dell'ingegno, gli studi robusti ed il senso pratico degli affari si accoppiavano ad una rara diligenza ed alla più schietta rettitudine. Fu vero tipo di magistrato.
Io reputo ventura averlo avuto alcuni anni collega nella Corte di cassazione di Roma. E queste sue doti posso con sicurezza affermare, perché ne fui testimonio vivente.
La stima e l'affetto ond'era circondato, il sincero compianto di tutta Palermo per la sua dipartita, che gli tolse il conforto di finire i suoi giorni nella diletta sua Napoli, a cui avrebbe fra un anno potuto far ritorno per limite d'età, sono il migliore elogio di una vita laboriosa ed intemerata.
A lui l'estremo nostro saluto; alla desolata famiglia le cordiali nostre condoglianze. (Bene). [...]
RONCHETTI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RONCHETTI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. A nome del Governo e per personale bisogno dell’animo, mi associo alle nobili parole pronunziate dall’illustre Presidente del Senato in memoria del compianto commendatore Tommasi, primo presidente della Corte di cassazione di Palermo. Il suo ingegno lo segnalava fra i più cospicui magistrati italiani; della sua coltura diede larga prova nel corso della lunga e splendida carriera, nelle molte sentenze da lui elaboratamente dettate. Ma soprattutto mi piace di ricordare di lui, così modesto, così buono, così semplice, quella grande serenità della mente, e quella notevole vera, alta indipendenza che è la dote più ammirabile nel magistrato e da al paese la sicurezza della giustizia per tutti. (Approvazioni vivissime).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 1° marzo 1905.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Leonardo Maria".
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Attività |
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