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Data di nascita: | 11/14/1833 |
Luogo di nascita: | CRESCENTINO (Novara) - oggi (Vercelli) |
Data del decesso: | 16/08/1915 |
Luogo di decesso: | CUORGNÈ (Torino) |
Padre: | Giovanni |
Madre: | TADINI Luigia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Titoli nobiliari | Conte
Nobilitato |
Coniuge: | CAMERANA Adele |
Figli: | Adriano, ingegnere idraulico, senatore (vedi scheda), padre di Adele, Giovanni, Giorgio e Paolo |
Parenti: | CAMERANA Giovanni, scrittore e poeta, fratello della moglie
TOURNON Giuseppe, avo paterno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Agostino Depretis, 86 |
Titoli di studio: | Laurea in ingegneria idraulica e architettura civile |
Presso: | Università di Torino |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Colonnello (30 maggio 1878)
Maggiore generale (5 aprile 1885)
Tenente generale (19 aprile 1891-29 dicembre 1904. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Comandante della Scuola militare di Modena (13 marzo 1887-2 novembre 1890)
Ispettore generale del genio (4 marzo-20 dicembre 1894) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 06/14/1900 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 26/06/1900 |
Giuramento: | 26/06/1900 |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 dicembre 1867
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 giugno 1885
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1893
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 gennaio 1898
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° gennaio 1905
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1° maggio 1868
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 15 maggio 1873
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 31 dicembre 1885
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1891
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 7 gennaio 1897 |
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Periodo: | 1859 seconda guerra d'indipendenza
1866 terza guerra d'indipendenza | |
Arma: | Esercito: corpo del genio militare |
Decorazioni: | Medaglia francese commemorativa per la campagna d'Italia 1859 (Francia), medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia 1859 e 1866, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870" | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi! Nel tempo, in cui sono state chiuse le nostre sedute, abbiamo perduto i senatori Fergola, D'Alì, Grenet, Masi, Calvi, Massabò, Villa Tommaso, Campo, Balestra, Tournon, San Donnino, Di Martino, Florena, Salvarezza Cesare. [...]
Servì la patria da buon soldato il nostro collega conte Ottone Tournon, che finì la vita in Cuorgné il 16 agosto. Nato in Crescentino Vercellese il 14 ottobre 1833, uscito ingegnere idraulico ed architetto civile dalla Università di Torino, entrò nell'esercito sottotenente del Genio allo Stato maggiore, ed in detta arma progredì. Giunse a tenente generale nel 1891; fu nominato ispettore generale del Genio nel 1894; e finì comandante di corpo d'Armata. Dopo tre anni di posizione ausiliaria, nell'ottobre 1901 [sic] fu collocato a riposo. Fece da prode le campagne del 1859 e del 1866; e segnalati servizi rese nell'inondazione del Po dell'autunno 1872. Ebbe il comando della Scuola militare di Modena circa quattro anni, fu all'estero nel settembre 1885 per grandi manovre. Dal settembre 1898, essendo comandante del IX corpo d'Armata, presiedette alla Commissione per le proposte delle ricompense al valor militare. Meritò le più alte onorificenze, e la nomina di senatore, che gli venne dal sovrano decreto del 14 giugno 1900. Da noi fu tenuto caro, come caro ne serberemo la memoria. (Bene). [...]
ORLANDO, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE, Ne ha facoltà,
ORLANDO, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Assolvo il compito altrettanto onorevole quanto doloroso di esprimere a nome del Governo tutta la simpatia riverente, che esso prova innanzi ai gravi lutti, che quest'alto consesso ha subiti; e in questa simpatia si contiene il pieno consenso al tributo di riconoscenza e di lode, che le inspirate parole del Presidente illustre e degli altri senatori hanno apprestato alla memoria degl'insigni uomini, di cui piangiamo la perdita.
Ascoltando quelle parole, la mia mente quasi astraeva dalle persone singole, e al di sopra degli uomini commemorati, io vedevo passare innanzi ai miei occhi tutta una serie di vite nobilmente spese nei campi più diversi: dall'esercito all'amministrazione civile, dal Parlamento alle amministrazioni locali, dalle aule della giustizia alla cattedra della scuola e così via via - forme di attività diverse, ma congiunte tra loro da quest' unica idea e da quest'unica fede: il servizio reso alla patria (Bene! Bravo!).
E pensavo a quanti tesori di sapienza e di patriottismo in quest'Aula nobilissima si racchiudono. Né io nulla aggiungerei a quanto così egregiamente è stato detto; ma concederà il Senato che trovi qui un'eco la vibrazione di talune note particolari, che o per ragioni personali o per ragioni di ufficio più vivamente palpitano nell'animo mio, a proposito, della dipartita di alcuni valentuomini.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 dicembre 1915.
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Attività |
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