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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 02/10/1810 |
Luogo di nascita: | GRAVINA IN PUGLIA (Bari) |
Data del decesso: | 11/10/1893 |
Luogo di decesso: | NAPOLI |
Padre: | Patrizio |
Madre: | PENTIBOVE Giovanna |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Figli: | Eugenio |
Luogo di residenza: | |
Indirizzo: | via Fonseca, 24 Napoli |
Titoli di studio: | Laurea in medicina |
Presso: | Università di Napoli |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Medico |
Carriera: | Professore ordinario di Mineralogia all'Università di Napoli (1° agosto 1844)
Professore di Mineralogia presso la scuola del Genio civile (1852-1861) |
Cariche e titoli: | Assessore della commissione protomedicale (1° luglio 1859-1° luglio 1862)
Membro dell'Istituto di incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli
Presidente dell'Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli
Direttore del Museo ornitologico di Napoli
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione
Membro del Comitato per l'istruzione universitaria (27 dicembre 1866-settembre 1867)
Membro del Servizio geologico del Ministero di agricoltura, industria e commercio
Membro del Consiglio d'amministrazione e perfezionamento della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Napoli
Socio ordinario dell'Accademia delle Scienze di Napoli (1849)
Socio residente della Società reale di Napoli (24 settembre 1861)
Membro della Società, poi Accademia italiana delle scienze, detta dei XL (1863)
Presidente della Società, poi Accademia, italiana delle scienze, detta dei XL (1875-1893)
Socio corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (25 gennaio 1866)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (4 febbraio 1849)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (31 gennaio 1875)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino
Socio nazionale della Società italiana delle scienze di Roma
Socio nazionale non residente dell'Accademia delle scienze di Torino (1874)
Socio del Club alpino italiano CAI, sezione di Napoli |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 01/20/1861 |
Categoria: | 18
20 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina
Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria |
Relatore: | Giuseppe Moris |
Convalida: | 21/02/1861 |
Giuramento: | 18/02/1861 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 8 giugno 1868
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 27 aprile 1872 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Signori Senatori!
Pietosa consuetudine vuole che noi mestamente volgiamo il primo pensiero ai nostri trapassati.
Dico adunque che dappoi il nove di agosto morirono i senatori Scacchi.
Fra gli uomini chiarissimi che nel gennaio 1861, annessa Napoli, vennero ascritti al Senato, era Arcangelo Scacchi, il quale nato a Gravina di Puglia il 10 febbraio 1810, da molti anni nell’ateneo professava la mineralogia ed alla napoletana Accademia delle scienze apparteneva. Scienziato di fama più che italiana, qui lo si ammetteva anche per i meriti singolari che cotesta fama gli avevano, a decoro della patria, procacciata.
Allo studio della medicina voltosi in gioventù, ne conseguì la laurea il 1831. Nel tempo istesso invaghito delle scienze naturali si mise dentro allo studio di esse tanto, che in non lungo volgere di tempo, già noto per frequenti e dotte pubblicazioni, poté con pubblico concorso nel 1844, da interino che era da due anni, venire nominato professore di miner[a]logia e direttore del Museo mineralogico. Al congresso degli scienziati nel 1845 la cresciuta rinomanza lo designò per segretario della sezione di mineralogia e geologia. Gli scritti suoi di mineralogia, di geologia, di cristallografia non che commentare non sta a me lo enumerare. Io posso sì, avvertire che egli, spinto da nobile pungolo, indefessamente studiò, osservò pazientemente, pazientemente sperimentò; debbo ricordare che il naturale acume e la diuturna osservazione ebbero ricompensa di notevoli scoperte che gli meritarono l’essere annoverato alle più insigni Accademie nostrane e straniere: prova di quanto valente ed altamente reputato egli fosse in casa e fuori. Per questo lo scorso anno, celebrandosi il cinquantesimo del suo insegnare, italiani e forastieri andarono a gara nel fargli omaggio di stima grandissima e di affetto.
Discepoli e colleghi gli avevano sempre mostrato devozione, anzi venerazione; ed egli, o fosse consigliere ordinario di pubblica istruzione in Napoli, o preside della facoltà, o rettore dell’Università, aveva volto il tempo e le più amorevoli cure allo incremento degli studi, alla tutela degli studenti e degli insegnanti.
Alla stessa mèta intese in quest’Assemblea, trattando soltanto argomenti attinenti alla pubblica istruzione.
La morte lo colse in Napoli il giorno 12 [sic] di ottobre nell'età di 84 anni non compiuti.
All’insegnante egregio che del sapere raccolse frutti pregevolissimi e sparse a larga mano il seme; allo scienziato che «provando e riprovando» sollevossi in alto, onorò sé e la patria, il Senato rende l’ultima mesta onoranza. (Approvazioni).
[...] GIOLITTI, presidente del Consiglio. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GIOLITTI, presidente del Consiglio. Il ricordo, fatto dall'illustre presidente del Senato, dei meriti patriottici, della sapienza e dei sevigi
resi allo Stato nella scienza e nell'amministrazione dai senatori recentemente defunti, dimostra quanta somma e quanto valore
di patriottismo e di scienza sia andata perduta per lo Stato. Il Governo si associa dal più profondo del cuore al dolore del Senato
per così gravi perdite. [...].(Approvazioni).
Senato del Regno, Atti parlamentari, Discussioni, 23 novembre 1893.
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Attività |
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