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Data di nascita: | 06/11/1844 |
Luogo di nascita: | RADICOFANI (Siena) |
Data del decesso: | 17/01/1906 |
Luogo di decesso: | FIRENZE |
Padre: | Ranieri |
Madre: | BRUGI Clementina |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | ANDREUCCI Isabella |
Figli: | Matilde, pittrice, che sposò Garibaldi LUCHINI, cugino, figlio di Pirro, ed era madre di Luchino e Alberto, che sposò Tullia NENO ed era padre di Isabella |
Fratelli: | Pirro, medico, che sposò Clelia ROSSI FERRINI ed era padre di Garibaldi che sposò la cugina Matilde |
Parenti: | ANDREUCCI Ferdinando, suocero, senatore (vedi scheda) |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Sistina, 72 |
Titoli di studio: | Laurea in [giurisprudenza e scienze politico-amministrative] |
Presso: | Università di Pisa |
Professione: | Avvocato |
Carriera: | Professore di Diritto amministrativo presso l'Istituto di scienze sociali "Cesare Alfieri" di Firenze [1868] |
Cariche e titoli: | Collaboratore de "La Nazione"
Socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (13 gennaio 1873) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 06/14/1900 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 26/06/1900 |
Giuramento: | 26/06/1900 |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 7 giugno 1887
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 25 ottobre 1891 |
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Periodo: | 1866 terza guerra d'indipendenza | |
Volontario: | SI |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XIII | Montepulciano | | 13-7-1879 | Destra | Elezione in corso di legislatura |
XIV | Montepulciano | | 16-5-1880 | Destra | |
XV | Siena | | 29-10-1882 | Destra | |
XVI | Siena | | 23-5-1886 | Destra | |
XVII | Siena | | 23-11-1890 | Destra | |
XX | Montalcino | | 21-3-1897* | Destra | Ballottaggio il 28 marzo 1897 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori senatori! Nemmeno questa volta il periodo di sospensione dei nostri lavori ha potuto compiersi, senza che abbiamo a lamentare la perdita di un collega.
Il senatore Odoardo Luchini, nato a Radicofani l'11 dicembre 1844, morì a Firenze il 17 corrente.
Di svegliato ingegno, conseguì con plauso la laurea a Pisa appena ventenne; ed esercitò di poi l'avvocatura a Firenze, divenendo bentosto un civilista di primo ordine.
A 24 anni ottenne per concorso nell'istituto di scienze sociali, fondato in quella città dal compianto nostro collega senatore Alfieri, la Cattedra di diritto amministrativo, che continuò a tenere sino alla morte.
Scrisse parecchie monografie giuridiche e politiche di molto pregio; fra esse quella sulla scuola di giurisprudenza in Firenze, e sulla formazione di una classe dirigente in Italia, sui diritti della donna, sulle nuove forme di credito a favore dell'agricoltura, sulle istituzioni pubbliche di beneficenza; e fu collaboratore di vari giornali, specialmente della nazione.
Sedette alla Camera in ben cinque legislature: deputato, prima, di Montepulciano, poi di Siena, poi di Montalcino. Laboriosissimo, vi pronunciò importanti discorsi su questioni giuridiche, economiche e di pubblica istruzione; fece parte di molte commissioni, e fu relatore del disegno di legge sulle Opere pie, non che di una parte del progetto di Codice penale presentato dall'onorevole Zanardelli.
A Firenze sostenne ragguardevoli uffici in numerose amministrazioni e numerosi istituti; fu presidente della sezione toscana della Società africana, e fu chiamato a difendere, davanti al Tribunale internazionale il Governo del Bey di Tunisi per la questione della Gedeida.
Nominato senatore il 14 giugno 1900, intervenne alle nostre sedute sempre quando gli fu possibile, prendendo parte attiva nelle discussioni, segnatamente del disegno di legge sulla municipalizzazione dei pubblici servizi.
La sottile arguzia toscana si mesceva in lui alla squisita bontà dell'animo; il suo conversare privato era gentile, vivace, amabilissimo.
Giustamente tutta Firenze lo rimpiange; e con essa lo rimpiangiamo noi, che perdemmo in Odoardo Luchini un valoroso e carissimo collega. (Approvazioni).
FORTIS, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha Facoltà di parola.
FORTIS, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Per quanto il Ministero non sia ancora stato presentato al Senato, tuttavia mi tengo autorizzato ad aggiungere una parola di profondo compianto per la perdita del senatore Odoardo Luchini, il quale ebbe una vita piena di attività nobilissime e che può essere veramente citata ad esempio. Le parole dette dall’illustre Presidente del Senato rispondono effettivamente al sentimento di ognuno di noi, ed io con tutto l’animo, a nome del Governo, a quelle parole mi associo. (Approvazioni).
Senato del Regno, Atti parlamentari. discussioni, 30 gennaio 1906.
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Note: | [Curiosità]: nel 1872 il Governo del Bey di Tunisi lo nominò avvocato della Corona per difendere il governo di Tunisi davanti al Tribunale internazionale per la questione della Gedeida.
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Attività |
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