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Senato della Repubblica
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GIUNTI Leopoldo

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:01/21/1849
Luogo di nascita:SANGINETO (Cosenza)
Data del decesso:08/03/1927
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Pietro
Madre:FAZIO Angelina
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Titoli nobiliariBarone, titolo concesso con regio decreto dell'8 marzo 1925
Coniuge:GIUNTI Giulia
Figli: Nicola, che sposò Angela BERARDO;
Leonardo, che sposò Angela BINI, e fu padre di Maria Angela, Pietro Leopoldo, Nicola Giuseppe che sposò Leonora PICCOLOMINI e fu padre di Pietro, Paolo, Leopoldo; e di Giulia Maria;
Irene, che sposò Felice TARGIANI
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via Paisiello, 24
Titoli di studio:Scuola militare
Scuole militari:Accademia navale di Napoli, poi di Genova
Professione:Industriale-agricoltore
Cariche e titoli: Membro della Società geografica italiana (1875)
Fondatore del Consorzio agrario di Cosenza
Cavaliere del lavoro (30 dicembre 1906)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:12/30/1914
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Fabrizio Colonna
Convalida:18/03/1915
Giuramento:18/03/1915

    .:: Onorificenze ::.

Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia dal 4 agosto 1921

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XX
Castrovillari
21-3-1897
Destra
XXI
Castrovillari
3-6-1900
Destra
XXII
Castrovillari
6-11-1904
Destra


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Tommaso Tittoni, Presidente

      Onorevoli colleghi, molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
      L'8 marzo è mancato repentinamente in Roma il barone Leopoldo Giunti e la sua dipartita è grave lutto per la nobile regione calabra. Era nato di antica patrizia famiglia in Sangineto il 21 gennaio 1849; dopo aver seguito i corsi dell'Accademia navale, raggiungendo il grado di guardiamarina, preferì dedicarsi all'amministrazione del patrimonio avito e all'agricoltura, di cui fu sempre appassionatissimo e benemerito cultore.
      Padrone di una più che cospicua proprietà fondiaria, e conscio dei grandi doveri e delle grandi responsabilità che la ricchezza deve dare a chi sente amor di patria, fu tra i primi ad attuare i moderni mezzi tecnici ed a sollevare le condizioni dei contadini, spartendo in piccoli affitti i propri latifondi, contribuendo così non solo a sanare un male sociale non lieve ma anche a intensificare la coltura. Egli ha dato inoltre opera attivissima alle bonificazioni agrarie calabresi, distinguendosi per tenacia di sforzi e per bontà di risultati, sì da venire insignito della croce di cavaliere al merito del lavoro.
      Attratto dalla vita politica, fu deputato durante 3 legislature per il collegio di Castrovillari dal 1897 al 1909. Fu della sua regione autorevole rappresentante, dedicando tutta la sua energia e la sua attività al benessere di quella e partecipò con grande zelo e competenza alla preparazione delle leggi speciali per la Calabria e alle discussioni concernenti l'agricoltura.
      Sedeva tra noi dal 30 dicembre 1914 e anche in quest'Assemblea fu esempio di assiduità e sempre si occupò con amore degli interessi della Calabria e di questioni agricole. Gentiluomo dal tratto squisitamente cortese, modello d'ogni virtù cittadina e domestica, fu a noi tutti carissimo e grande è il vuoto ch'egli lascia tra noi.
      Vada il nostro mesto commosso pensiero alla sua memoria, giunga alla sua desolata famiglia l'espressione del nostro profondo dolore. (Bene).
      FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. [...]
      Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire”. (Vive approvazioni - Applausi).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.

Note:Il nome completo risulta essere: "Leopoldo Michele".
L’Ufficio amministrativo della Consulta araldica presso il Ministero dell’interno rilevò poi che al senatore non spettava il titolo nobiliare di barone, che in precedenza gli era stato erroneamente attribuito.


Attività 1152_Giunti_IndiciAP.pdf