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Senato della Repubblica
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GUGLIELMI Giacinto

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:03/09/1847
Luogo di nascita:CIVITAVECCHIA (Roma)
Data del decesso:04/01/1911
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Benedetto
Madre:TORTI Carolina
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariMarchese di Vulci, titolo riconosciuto nel 1901
Coniuge:BERARDI Isabella, dei marchesi
Figli: Giorgio, senatore, (vesi scheda) che sposò Anna GRAZIOLI LANTE DELLA ROVERE ed era padre di Rita e Giacinto, nipoti (vedi scheda del senatore)
Elena, che sposò Maurizio BENINCASA CAPPONI
Fratelli:Giulio, padre di Benedetto
Parenti:GUGLIELMI Felice, zio
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Piazza della Pigna, 6
Professione:Possidente
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Civitavecchia
Sindaco di Montalto di Castro
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Roma per il mandamento di Civitavecchia (16 dicembre 1877-1898)
Consigliere comunale di Civitavecchia
Assessore comunale di Civitavecchia
Cariche e titoli: Membro dell'Amministrazione delle ferrovie romane
Membro del Consiglio delle tariffe ferroviarie

    .:: Nomina a senatore ::.

Proponente:21/11/1890
Nomina:12/04/1890
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Piero Puccioni
Convalida:13/12/1890
Giuramento:10/12/1890
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 agosto 1885
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti parlamentari - Commemorazioni
      Giuseppe Manfredi, Presidente

      Onorevoli Colleghi! I giorni, che noi ci augurammo bene festivi, ci sono stati rattristati dai funerali in Roma stessa; essendoci mancato nel 4 di questo gennaio il senatore marchese Giacinto Guglielmi, che i maggiori censiti aveva meritato la regia scelta a sedere fra noi il 4 dicembre 1890. Nobiltà e ricchezza aveva portate da Civitavecchia, ove era nato il 9 marzo 1847. Alla liberalità ed alla splendidezza signorile andò congiunto il sentire civile e patrio e l'amore del pubblico bene in lui, che visse di tanta stima e fiducia de' concittadini, da vedersi perpetuati i suffragi agli uffici comunali e provinciali; ai quali corrispose, imprendendo ogni opera proficua e filantropica, dando ad ogni amministrazione costante fervore ed assidua attività. Fu del Consiglio provinciale dal 1875 al 1898; Sindaco di Civitavecchia cinque anni e poi del Comune di Montalto di Castro, finché visse. Nel cordoglio della grave perdita il Consiglio di questo Comune ascoltò dalla parola dell'assessore anziano nella seduta del 17 l'enumerazione dei meriti dell'amato defunto.
      La sua sollecitudine giovò a scuole ed ad insegnanti; sussidiò i fanciulli poveri di refezione scolastica; gli adolescenti di borse di studio: alle classi infime aprì le cucine economiche: crebbe la beneficenza degli spedali con la camera operatoria, l'ambulatorio, il ricovero delle partorienti. All'istituzione dei vigili per gli incendi; all'introduzione della luce elettrica; all'igiene, alla salute pubblica fu provvido e munificente. Lo ricordano ristauratore le finanze comunali di Civitavecchia; benefattore gli asili infantili; fautore lo stabilimento termale e la pubblica assistenza. Fu anima del Comitato forestale provinciale; Presidente della Commissione d'inchiesta sulle Opere Pie del Circondario: si rammenta la sua azione coraggiosa di soccorso nell'incendio del 22 agosto 1886 in Civitavecchia; ond'ebbe encomio ed onoranza dal Governo: e contasi infine, benedicendo il buono e generoso signore, il grande profitto, che i terrazzani ed i coloni dei suoi vasti possessi hanno ricavato dalla grande coltura campestre, dalle rustiche e villereccie costruzioni, e dagli allevamenti di razze, cui versava spesa senza misura.
      La riconoscenza di Montalto sarà scolpita nella sala del Consiglio in marmo da scoprirsi nel giorno delle deliberate esequie di trigesima; ed una corona di bronzo si deporrà in quel giorno sulla venerata tomba da una Commissione per il Comune e per il popolo a segno perpetuo di affetto.
      Vedemmo dall'immenso ed eletto corteo funebre, quanto fosse in Roma il compianto, quanto l'onore alla memoria dell'illustre estinto: si vide in Civitavecchia l'eguale manifestazione al ricevimento della salma trasportatavi. Il Senato, che la sua parte vi prese, oggi ripete le condoglianze. (Benissimo).
      COLONNA FABRIZIO. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      COLONNA FABRIZIO. Propongo al Senato di voler mandare, per mezzo della Presidente, le sue più sentite condoglianze alla famiglia del compianto senatore Guglielmi. (Approvazioni).
      LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Il Governo si associa alla commemorazione del senatore Guglielmi.
      MORRA. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      MORRA. Mi unisco di tutto il cuore alle nobilissime parole dette dal nostro illustre Presidente sul compianto nostro collega il senatore Guglielmi. Modesto, quanto generoso, egli fu il vero benefattore ed amico degli umili. Ben lo sa l’Isola Maggiore del lago Trasimeno, dove egli soleva passare alcuni mesi dell’anno, e dove, coadiuvato dalla sua gentile e caritatevolissima famiglia, seppe quelle popolazioni che miseramente vivevano della sola pesca, elevare a lavoro proficuo, procurando a tutti modesti guadagni.
      Siano benedetti sempre quelli che, come il senatore Guglielmi, sanno fare delle loro ricchezze una così buona ed utile applicazione. (Approvazioni).
      PRESIDENTE. Come il Senato ha udito, l’onor. Senatore Colonna Fabrizio ha proposto che la Presidenza si faccia interprete dei sentimenti di condoglianza del Senato presso la famiglia del compianto senatore Guglielmi.
      Parmi che questa proposta non possa non incontrare la piena approvazione del Senato, onde la Presidenza si farà premura di tradurla in atto. (Benissimo).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 gennaio 1911.

Note:Il nome completo risulta essere: "Pietro Giuseppe Taurino".
[Curiosità:] la collezione dei marchesi Guglielmi di Vulci, formatasi nel secolo scorso in seguito agli scavi condotti nelle tenute di Sant'Agostino e di Camposcala nel territorio dell'antica città etrusca di Vulci. La collezione rimase esposta nel Palazzo Guglielmi di Civitavecchia fino agli inizi del Novecento quando venne divisa in due parti tra i fratelli Giulio e Giacinto. La parte del marchese Giulio, ereditata dal figlio Benedetto, fu da questi donata a papa Pio XI nel 1937 e, da allora, esposta nel Museo Gregoriano Etrusco. L'altra parte, altrettanto ricca e prestigiosa, rimase di proprietà della famiglia Guglielmi fino al 1987, quando venne acquistata dai Musei Vaticani per essere finalmente ricongiunta alla prima. La collezione Guglielmi si compone in tutto di circa 800 oggetti tra bronzi, ceramica etrusca (impasto, bucchero e ceramica dipinta) e ceramica greca.


Attività 1206_Guglielmi_Giacinto_IndiciAP.pdf