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Data di nascita: | 07/31/1844 |
Luogo di nascita: | ROMA |
Data del decesso: | 18/04/1935 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Michele |
Madre: | MORDACCHINI Livia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Figli: | Michelangelo
Giacomo |
Fratelli: | Camillo |
Parenti: | GUIDI Baldassarre, avo paterno
MORDACCHINI Carlo, avo materno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via delle Botteghe Oscure, 24 |
Titoli di studio: | Laurea in lettere |
Presso: | Università di Roma |
Professione: | Docente universitario |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Professore ordinario di Ebraico e lingue semitiche comparate all'Università di Roma (5 novembre 1885-1919. Data del collocamento a riposo)
Professore incaricato di Grammatica e lingua amarica alla Università di Roma (4 maggio 1885) |
Cariche e titoli: | Custode del Gabinetto di numismatica ai Musei Vaticani (1873-1876)
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione (25 aprile 1915-30 giugno 1917) (27 giugno 1921-16 luglio 1923)
Socio fondatore della Società romana di storia patria (5 dicembre 1876)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (7 luglio 1878)
Socio della Società geografica italiana (1884)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino (3 marzo 1889)
Socio effettivo dell'Accademia delle scienze di Torino (12 aprile 1908)
Membro corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (12 marzo 1896)
Socio dell'Accademia della Crusca di Firenze (27 gennaio 1914) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 12/30/1914 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Adeodato Bonasi |
Convalida: | 19/03/1915 |
Giuramento: | 19/03/1915 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 27 giugno 1886
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 19 settembre 1890
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 8 marzo 1894
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 6 luglio 1919
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 giugno 1891
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 18 gennaio 1903
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 1° febbraio 1906 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, presidente
PRESIDENTE. Fino all'ultima seduta che conchiuse il periodo antecedente delle nostre discussioni, avevamo veduto Ignazio Guidi fra noi, partecipare ancora esemplarmente assiduo ai lavori del Senato, portando con ammirabile serenità il peso dei suoi più che novant'anni. Le energie fisiche affievolite erano dominate dalla forte volontà: e la mente serbava quella chiarezza, quella vigoria, quella penetrazione che si erano rispecchiate in tante opere di sommo pregio. Ora l'Assemblea non avrà più l'onore della presenza del grande scienziato; e noi non avremo più la gioia di poter guardare a quella gloriosa e lieta vecchiezza come al termine ideale di una lunga operosa giornata. Il nome di lui era fino a ieri uno dei vanti maggiori del Senato, poiché egli poteva ben essere chiamato il Principe degli orientalisti.
Nello studio delle lingue semitiche, fino allora coltivato quasi soltanto da religiosi e per fini esclusivamente pratici, Ignazio Guidi aveva portato per primo lo stesso severo abito scientifico che già aveva rinnovato la filologia classica e la critica dei testi. Egli aveva acquistato una così piena padronanza di quelle lingue, da poter comporre versi in arabo ed in siriano e tenere un corso in arabo all'Università del Cairo. Ma un contributo particolarmente nuovo ed originale era stato da lui recato nello studio dell'aramaico e dell'etiopico antico. Né i suoi studi erano rimasti circoscritti al campo glottologico, poiché dall'analisi delle lingue egli era trascorso alle ricerche su le tradizioni, i costumi, le religioni, la cultura dei popoli, sicché non vi fu questione, anche di interesse politico, riguardante i popoli orientali, nella quale egli non potesse portare il contributo illuminante della sua dottrina.
Per molti anni insegnante di ebraico e di filologia semitica alla Sapienza, ha lasciato una eletta schiera di eccellenti allievi, che sono divenuti alla loro volta maestri. Massimo elogio dell'italiano insigne, che la Patria ha perduto, è ricordare che nelle opere come sulla cattedra egli fu sempre guidato dal senso augusto della missione di Roma creatrice e mediatrice provvidenziale di civiltà tra le stirpi. [...]
Alla memoria [...] rivolgiamo il nostro reverente saluto.
MUSSOLINI, Capo del Governo. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, Capo del Governo. Il Governo si associa alle parole di rimpianto pronunciate dal Presidente di questa Assemblea.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 14 maggio 1935.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Ignazio Filippo Giuseppe Gioacchino Luigi".
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Attività |
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