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Data di nascita: | 10/15/1831 |
Luogo di nascita: | CAMPI BISENZIO (Firenze) |
Data del decesso: | 31/08/1907 |
Luogo di decesso: | FRASCATI (Roma) |
Padre: | Luigi |
Madre: | LAPINI Enrichetta |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | FRIGERIO Adele |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Pisa |
Professione: | Magistrato |
Altre professioni: | Avvocato |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Sostituto avvocato generale militare presso il Tribunale supremo di guerra e marina (29 ottobre 1882)
Sostituto avvocato generale militare presso il Tribunale militare speciale di Asmara (14 maggio-4 luglio 1896. Rientrato in Italia)
Avvocato generale militare presso il Tribunale supremo di guerra e marina (15 dicembre 1898-1° giugno 1907) |
Cariche e titoli: | Membro della Commissione per la revisione dei codici penali militari (1° dicembre 1889)
Commissario regio per la discussione al Senato del codice penale militare (27 novembre 1897)
Commissario regio per la discussione al Senato e alla Camera dei deputati del codice penale militare (22 novembre 1900) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 01/21/1906 |
Categoria: | 10 | L'Avvocato generale presso il Magistrato di cassazione ed il Procuratore Generale dopo cinque anni di funzioni |
Relatore: | Carlo Municchi |
Convalida: | 02/02/1906 |
Giuramento: | 02/02/1906 |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1864
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 7 giugno 1883
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 22 agosto 1891
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 gennaio 1897
Gran cordone dei SS. Maurizio e Lazzaro 25 aprile 1907
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1° giugno 1871
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 maggio 1878
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1882
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 28 dicembre 1893
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 28 dicembre 1905 |
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Periodo: | 1848-1849 prima guerra di indipendenza
1866 terza guerra di indipendenza
1895-1896 guerra italo-abissina | |
Decorazioni: | Medaglia a ricordo dell'Indipendenza e dell'Unità d'Italia,; medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870", medaglia a ricordo della campagna d'Africa | |
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Commissioni: | Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Avanzamento dei guardiamarina al grado di sottotenente di vascello", "Miglioramento delle condizioni di carriera ed economiche dei sottufficiali, e specialmente del Corpo Reale equipaggi", "Disposizioni circa il personale lavorante occorrente per la fabbrica di siluri della Regia marina a San Bartolomeo (Spezia), "Acquisto diretto di carboni per la Regia marina", "Riforme nei servizi amministrativi nell'Amministrazione centrale della marina", "Sistemazione dei depositi di munizioni, dei depositi viveri e dei panifici per la Regia marina, e lavori per le piazze marittime" (9 luglio 1906)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Ampliamento e miglioramento dei servizi postali, telegrafici e telefonici" (18 marzo 1907) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori senatori! È legge fatale che ogni ripresa dei nostri lavori incominci con una nota dolente. [...]
Il senatore Emilio Bacci chiuse i suoi giorni a Frascati il 31 scorso agosto, dopo una vita operosa di 78 anni, essendo nato a Campi Bisenzio il 15 ottobre 1831.
Nel 1848, a soli 17 anni, combatté come volontario a Curtatone. Laureatosi in leggi, l'intera sua vita si passò nella magistratura militare, di cui percorse tutti i gradi: da quello di sostituto auditore fino a quello di avvocato generale presso il Tribunale supremo di guerra e marina.
Partecipò, come avvocato fiscale militare, alla campagna del 1866; e parecchi anni più tardi recossi in Africa a sostenere l'ufficio di pubblico ministero nel processo contro il generale Baratieri.
Lavorò con ardore sapiente alla riforma della legislazione penale per l'esercito e l'Armata; e nel 1897 fu nominato commissario regio per sostenere il nuovo codice penale militare dinanzi al Senato, nel quale fu poi chiamato a sedere il 21 gennaio 1906 e prestò la preziosa opera sua, pur troppo per breve tempo, specialmente nelle leggi militari.
Uomo d'ingegno seriamente equilibrato, di forti studi e d'indefessa alacrità nel lavoro, unita ad un carattere di tempra antica, egli portò in tutti gli atti della lunga sua carriera quella serenità di criterio e d'imparziale giustizia, che sono le doti precipue del vero magistrato.
Schivo di parere, natura squisitamente dolce, oltre la stima si era guadagnato l'affetto in quanti lo avvicinavano.
Bella e modesta figura di lavoratore, convinto com'era che la patria si serve più efficacemente coi fatti che con le parole, egli lascia un vuoto nella nostra Assemblea, dove poté durar troppo poco perché tutti avessero il tempo di apprezzarlo quanto valeva.
Possa il cordiale nostro rimpianto render meno crudo il dolore dell'ottima sua consorte! (Bene). [...]
VIGANÒ, ministro della guerra. L'illustre nostro Presidente ha fatto degne commemorazioni dei senatori generali Giuseppe Mirri e Leone Pelloux e dell'avvocato generale militare Emilio Bacci.
Mi consenta il Senato di ricordare [...] che l'avvocato generale militare Bacci mi fu fido e valoroso consigliere, in questi ultimi tempi, nelle mie funzioni di ministro. [...]
RACAGNI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
RACAGNI. [...]
Aggiungo una parola per la perdita dell'avvocato generale Bacci, col quale ebbi per molti anni nel Tribunale supremo continui rapporti di ufficio e di affetto. Esprimo al Senato il mio vivissimo dolore per la perdita di questi colleghi eminenti.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1907.
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Attività |
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