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Data di nascita: | 03/17/1840 |
Luogo di nascita: | ROCCA GRIMALDA (Alessandria) |
Data del decesso: | 19/08/1914 |
Luogo di decesso: | ROCCA GRIMALDA (Alessandria) |
Padre: | Gerolamo |
Madre: | PORTA Teresa |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Figli: | Giuseppe, avvocato |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Ripetta, 108 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Torino |
Professione: | Avvocato |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Rocca Grimalda (1874) (1898-1914) |
Cariche amministrative: | Consigliere provinciale di Alessandria per il mandamento di Carpeneto (1874)
Membro della Deputazione provinciale di Alessandria |
Cariche e titoli: | Membro della Commissione di vigilanza della Cassa dei depositi e prestiti |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 06/14/1900 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 23/06/1900 |
Giuramento: | 23/06/1900 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1879
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 gennaio 1913 |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XV | Alessandria IV
(Acqui) | | 29-10-1882 | Sinistra | |
XVI | Alessandria IV
(Acqui)
| | 23-5-1886 | Sinistra | |
XVII | Alessandria IV
(Acqui) | | 23-11-1890 | Sinistra | |
XVIII | Capriata d'Orba | | 6-11-1892 | Sinistra | |
XIX | Capriata d'Orba | | 26-5-1895 | Sinistra | |
Cariche: | Segretario (11 giugno 1895-2 marzo 1897) |
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Cariche: | Segretario (26 gennaio 1911-29 settembre 1913, 29 novembre 1913-19 agosto 1914) |
Commissioni: | Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Proroga concessa al Governo di destinare gli uditori ad esercitare le funzioni di vice-pretori dopo sei mesi di tirocinio" (22 dicembre 1902)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Proroga dei termini assegnati nella legge 14 luglio 1887 (serie 3a) per la commutazione delle prestazioni fondiarie perpetue" (19 dicembre 1903)
Membro della Commissione d'inchiesta sull'organizzazione della marina militare (25 giugno 1904-13 giugno 1905. Dimissionario) (19 giugno 1905-8 febbraio 1909)Membro della Commissione di contabilità interna (7 dicembre 1904-29 settembre 1913)
Membro ordinario della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di giustizia (21 dicembre 1904-8 febbraio 1909) (29 marzo 1909-29 settembre 1913)
Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Riscatto delle strade ferrate meridionali e liquidazione della gestione della rete Adriatica" e "Accordi per la liquidazione della gestione della rete Mediterranea" (9 luglio 1906)
Membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni dei contadini, sui loro rapporti coi proprietari e sulla natura dei patti agrari nelle provincie meridionali e nella Sicilia (16 dicembre 1906-8 febbraio 1909)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Unificazione degli Istituti di previdenza del personale delle Ferrovie dello Stato (18 marzo 1907)
Membro della Commissione di finanze (29 marzo 1909-29 settembre 1913)
Membro della Commissione d'inchiesta sulla spesa per la costruzione del Palazzo di Giustizia di Roma (30 novembre 1912) |
| Commissario di vigilanza all'Amministrazione delle ferrovie dello Stato (26 maggio 1909) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi! [...]
L'Ufficio di Presidenza ha sofferto molto dolorosamente la perdita di uno de' suoi, e maggiormente sente il lutto del Senato, non vedendo più al suo posto di segretario il senatore Borgatta, che vi sedeva diligente, come di consueto, ancora nelle ultime tornate estive, e si spense il 19 agosto nella sua Rocca Grimalda in Provincia di Alessandria, ov'era nato il 17 marzo 1841 [sic]. Carlo Borgatta, corsi gli studi onoratamente, prese l'esercizio dell'avvocatura; e presto si acquistò il favore del pubblico, che gli procurò i voti per la rappresentanza politica. Entrò alla Camera nel principio della XV legislatura per il IV collegio di Alessandria, che gli confermò il mandato per la XVI; e, cessato lo scrutinio di lista, fu l'eletto di Capriata d'Orba nella XVII. Con la fede nativa alla monarchia, con i suoi principî liberali, con zelo e coscienza cooperò assiduamente ai lavori parlamentari. Non meno utile fu al pubblico ne' consigli amministrativi cittadini. Dalla Camera dei deputati passò al Senato per decreto del 14 giugno 1900, portandovi il dono della sua esperienza parlamentare; e, quanto nell'altra Camera, raccolsevi le prove di stima e di fiducia. Lo vedemmo apprezzato nella Commissione d'inchiesta sulla marina militare; in quella d'inchiesta sulle condizioni de' contadini nelle provincie meridionali; e nell'altra sul Palazzo di giustizia. Fu della nostra Commissione di finanze nella XXIII legislatura, e relatore del bilancio delle poste e dei telegrafi dal 1909. Appartenne alla Commissione permanente di contabilità del Senato nelle legislature XXII e XXIII; all'altra d'accusa dell'Alta Corte di giustizia; l'ebbi fra i segretari della Presidenza dalla XXIII alla corrente, e non cesserà di vivere nella nostra grata memoria. (Bene). [...]
SALANDRA, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Con animo commosso e reverente il Governo si associa alle nobili parole pronunciate dal Presidente del Senato per onorare la memoria degli eminenti uomini che il Senato ha perduto. [...]
I loro nomi rimarranno scritti nel libro d'oro del risorgimento italiano.
La tarda età li aveva esclusi ormai dagli uffici attivi; ma risplendeva diritta e lucente, come sempre, la fiamma della loro mente, alimentata dal più puro, dal più nobile patriottismo.
Prezioso sarebbe stato il loro consiglio nell'ora storica che attraversiamo; ci sorregga l'esempio della loro vita, consacrata gloriosamente tutta al servizio della patria. (Approvzioni generali). [...]
TITTONI. Poche volte la parola mesta e solenne del Presidente ha annunciato al Senato perdite così gravi per la patria.
Innanzi alla pleiade di uomini insigni che scompare, torna alla mente il pensiero malinconico di un uomo di Stato il quale vedendo morire in breve spazio di tempo molti contemporanei suoi di grandissimo valore, ebbe ad esclamare: "Sembra quasi che la morte abbia dei momenti nei quali, con speciale cura, vada alla ricerca delle personalità più elette!".
Io mi sentirei tratto a parlare di ciascuno di essi. [...]
Ma per tutti potrei ripetere la frase di Cicerone, il quale assicurava un posto speciale agli Elisi omnibus qui patriam conservarint, adiurerint, auxerint. [...]
DE CUPIS. Onorevoli colleghi. La scomparsa dalla scena del mondo delle più alte e nobili figure della politica italiana, e la luce che per esse si diffonde anche nei bui regni della morte impallidisce e fa scomparire le figure minori. Ma non deve anche ad esse, che in più ristretta e men luminosa sfera ben meritarono della patria, mancare la parola dell'affetto. [...]
SALADINI. [...]
Eppur tuttavia oggi più ancora dolorosa è la nostra commozione per la morte, e la perdita di cittadini così preclari, di colleghi così illustri e gloriosi, come ci ha ricordato con commossa parola il nostro illustre Presidente.
Perché noi, dinanzi alla morte e alla perdita di questi illustri cittadini sentiamo tanto dolore?
Perché in essi, con l'uomo scompare dalla vita del paese un simbolo che era decoro, orgoglio e presidio nostro; si allontana dal paese una luce che aveva cominciato a splendere nei primordi dell'italico risorgimento, e fino a questi ultimi giorni aveva continuato serena, fulgida, a scorgere, illuminare, le vie più rette e sicure per raggiungere l'agognata meta di una completa grandezza nazionale.
E sentiamo che la patria in questo momento, colpita da gravi preoccupazioni, poteva da tali uomini, come ben disse il presidente del Consiglio testé, avere ancora preziosi consigli.
Ma ci conforti il pensiero che le loro memorie ci saranno tutelari, ci conforti il pensiero che i nostri reggitori attuali onorano, custodiscono quelle memorie e ne saranno degni illustratori, continuando, completando, con non minore senno, con non minore patriottismo, l'opera di quei grandi. [...]
FRASCARA. Alle nobili parole pronunziate dal nostro illustre Presidente, in memoria del compianto senatore Carlo Borgatta, mio carissimo amico, consentite che io aggiunga l'espressione del mio cordoglio, condiviso da tutta la Provincia di Alessandria, della quale egli fu per lunghi anni solerte ed espertissimo amministratore. Carlo Borgatta dedicò molta parte della sua intelligente attività ai pubblici interessi e per la rettitudine del carattere, per la vita intemerata, per la bontà e la gentilezza dell'animo, seppe conquistarsi la simpatia e la stima dei concittadini e dei colleghi, nei consigli del comune e della provincia, nella Camera dei deputati ed infine in quest'alto consesso, nel quale tutti lo ricordiamo con sincero compianto.
Confido che il nostro illustre Presidente vorrà esprimere le condoglianze del Senato ai congiunti dell'estinto e al Comune di Rocca Grimalda. (Approvazioni).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 dicembre 1914.
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