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Senato della Repubblica
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TRABUCCO DI CASTAGNETTO Cesare

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:06/01/1802
Luogo di nascita:Torino
Data del decesso:25/10/1888
Luogo di decesso:Moncalieri (Torino)
Padre:Carlo Giuseppe Antonio
Madre:CACCIA Teresa Luisa Delfina, contessa di Romentino
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariConte
Coniuge:ASINARI DI BERNEZZO Gabriella
Figli: Maria Teresa Gabriella
Maria Rosa Giovanna
Ottavia Giuseppina
Vittorio Emanuele
Enrichetta Anna Maria Giuseppa Vincenza
Gabriella Maria Anna Giuseppina Francesca
Carolina
Fratelli:Maurizio
Giuseppa Teresa Gabriella
Carola Giacinta
Cesare
Luogo di residenza:
Indirizzo:Corso Vittorio Emanuele, 28
Professione:Uomo di corte
Carriera:Maggiordomo e intendente generale della Real Casa (19 marzo 1831)
Segretario privato di SM il Re (24 gennaio 1834)
Sovrintendente generale del patrimonio particolare e della cassa privata di SM il Re
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Castagnetto
Cariche e titoli: Socio onorario dell'Accademia albertina di Torino
Direttore dell'Opera pia e ospedale "S. Luigi Gonzaga" di Torino
Ministro di Stato (dicembre 1877)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:04/03/1848
Categoria:17 Gli intendenti generali
dopo sette anni di esercizio
Relatore:Giuseppe Musio
Convalida:17/10/1848
Giuramento:17/10/1848

.:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 22 aprile 1868
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 26 dicembre 1869
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 2 luglio 1870
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 13 settembre 1844
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 16 luglio 1850
Cavaliere dell'Ordine di S. Anna (Russia)
Gran Croce dell'Ordine di S. Giuseppe (Granducato di Toscana)
Gran Croce dell'Ordine di S. Gregorio Magno (Stato pontificio)
Commendatore dell'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme
Gran Croce dell'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme


.:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione di contabilità interna (29 dicembre 1853-29 maggio 1855) (12 gennaio-16 luglio 1857) (29 dicembre 1857-14 luglio 1858) (19 gennaio 1859-21 gennaio 1860)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

    Signori Senatori!
    E’ mio dovere, e pietoso ufficio ad un tempo, ricordare quei colleghi nostri che passarono di vita dalla scorsa estate ad oggi: i senatori […] Di Castagnetto.[…]
    Il conte Cesare Di Castagnetto, nato in Torino il 1o di giugno del 1802, moriva nel Reale castello di Moncalieri il 29 [sic] ottobre 1888.
    Uscito dalla magistratura, nella quale giunse all’ufficio di sostituto procuratore generale presso la regia Camera dei conti, fu segretario privato di re Carlo Alberto ed intendente della Real Casa.
    Onorato di ogni fiducia dal Sovrano, ebbe parte nelle vicende degli ultimi anni di quel Regno; or sicuro interprete della volontà del suo Re, ora eco fedele presso di esso dello agitarsi della pubblica opinione.
    Del che fa testimonianza ed è ricordevole essere il nome suo collegato al primo atto che al Congresso agrario di Casale del settembre 1847, facesse patenti gli audaci propositi del Re magnanimo che a lui scriveva "invocando il bel giorno in cui avrebbe potuto gettare il grido di indipendenza; risoluto, se Dio facesse la grazia di mandare quella guerra, di imitare lo Schamyl levato in armi contro la Russia".
    Animose parole che, quasi scintilla, corse rapida da un capo all’altro d’Italia, incuorò i timidi, riscaldò i tiepidi, avvalorò gli audaci; onde, sei mesi dopo, era levata in armi l’Italia.
    Senatore del Regno per nomina del 23 [sic] aprile 1848 - il primo decreto con cui alla costituzione di questo Consesso si provvide - il conte Di Castagnetto, a Torino ed a Firenze, fino al cadere del 1870, prese larga parte alle discussioni nostre.
    Dal 1877 fu ministro di Stato. Uomo tutto d’un pezzo, non tacque o velò mai il suo opinamento, per quanto fosse discosto dai più, pago di vivere in concordia con se medesimo. E pure oppugnando tutti i provvedimenti che a lui pareva sottoponessero la religione e la Chiesa allo Stato, non tralasciava mai «di fare voti per la felicità della patria, dell’augusta persona del Re, della dinastia», come quando, combattendo il trasferimento della capitale in Roma e la legge delle guarentigie, parlò per l’ultima volta.
    Voto ed augurio che rimarranno a documento delle profonde convinzioni e dell’animo retto del conte Cesare Di Castagnetto. (Bene).
    ZANARDELLI, ministro di grazia e giustizia. [...] Quanto al conte Di Castagnetto è titolo grande d'onore per lui l'affetto del Re che primo scese a combattere
    sui piani lombardi le battaglie liberatrici, e che presso di sé lo ha voluto nella campagna del 1848 ed in quella del 1849.

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 8 novembre 1888.
Note:Il nome completo risulta essere: "Giambattista Giulio Cesare".

Attività 2242_Trabucco_di_Castagnetto.pdf