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Senato della Repubblica
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INGHILLERI Calcedonio

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:04/03/1836
Luogo di nascita:MONREALE (Palermo)
Data del decesso:25/02/1926
Luogo di decesso:PALERMO
Padre:Giuseppe
Madre:CAMPISI Gesualda
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Fratelli:Giuseppe (morto infante)
Giuseppe, notaio
Calcedonio (morto infante)
Giovanni
Vincenza
Rosario, impiegato
Filippo
Giovanna
Parenti:INGHILLERI Giuseppe, avo paterno
INGHILLERI CALECA Benedetta di Monreale, ava paterna
CAMPISI Calcedonio Campisi, avo materno
CAMPISI CREMONA Vincenza, ava materna
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Corso Umberto I, 52
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Palermo
Professione:Funzionario amministrativo
Altre professioni:Magistrato
Carriera:Consigliere di Stato (14 luglio 1887)
Presidente di sezione del Consiglio di Stato (19 aprile 1907-1° aprile 1911)
Presidente onorario del Consiglio di Stato (1° aprile 1911)
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Palermo
Cariche e titoli: Direttore generale del Ministero della giustizia (1885)
Membro della Commissione per il codice penale (13 dicembre 1888)
Membro del Consiglio superiore di sanità (1889)
Membro della Commissione della statistica giudiziaria civile e penale (1889)
Membro della Commissione d'inchiesta sulle spese per le costruzioni ferroviarie (1894)
Membro del Consiglio del contenzioso diplomatico
Membro della Società siciliana per la storia patria

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:01/26/1889
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Tommaso Celesia
Convalida:31/01/1889
Giuramento:28/01/1889
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare.
Gruppo Senato: liberale democratico, poi Unione democratica

    .:: Onorificenze ::.

Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 27 aprile 1890
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 aprile 1911

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XII
Monreale
14-2-1875
Destra
Elezione in corso di legislatura
XIII
Monreale
5-11-1876
Destra
XIV
Monreale
16-5-1880
Destra


    .:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge per l'autorizzazione ai comuni e provincie di eccedere i limiti dei centesimi addizionali (12 marzo 1891) (4 marzo 1893)
Membro supplente della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia (26 gennaio 1901-18 ottobre 1904) (9 dicembre 1904-8 febbraio 1909) (29 marzo 1909-29 settembre 1913)
Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge: "Codice penale militare", "Codice di procedura penale militare", "Ordinamento giudiziario militare" (6 dicembre 1905)
Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Proroga della Commissione d'inchiesta sulla marina militare", "Proroga dei termini per la commutazione delle prestazioni fondiarie perpetue", "Provvedimenti per agevolare i mutui fondiari" (18 dicembre 1905)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Erezione in Roma di un monumento a Giosuè Carducci" (5 marzo 1907)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Riforma del codice di procedura penale" (17 giugno 1909)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Applicazione della convenzione internazionale di Berna 26 settembre 1906 per l'interdizione del lavoro notturno delle donne impiegate nelle industrie" (15 luglio 1909)
Membro della Commissione di finanze (23 dicembre 1909-29 settembre 1913) (2 dicembre 1913-29 settembre 1919) (5-8 dicembre 1919. Dimissionario)
Membro ordinario della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di Giustizia (6 dicembre 1913-29 settembre 1919) (6 dicembre 1919-7 aprile 1921) (28 giugno 1921-10 dicembre 1923) (3 giugno 1924-8 dicembre 1925. Dimissionario)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Conferimento al Governo del Re di poteri straordinari in caso di guerra" (21 maggio 1915)
Membro della Commissione parlamentare per l'esame della tariffa dei dazi doganali (13 dicembre 1918)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Provvedimenti per combattere la tubercolosi" (10 marzo 1919)
Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (15 giugno 1921-10 dicembre 1923)
Vicepresidente della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (31 maggio 1924-21 maggio 1925. Dimissionario)

    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
        Tommaso Tittoni, Presidente

        Onorevoli senatori,
        colleghi carissimi abbiamo avuto il dolore di perdere durante l'intervallo dei lavori. [...]
        Il 25 febbraio spegnevasi in Palermo una veneranda figura, il senatore Calcedonio Inghilleri che fino agli ultimi tempi, nonostante la sua tarda età, vedemmo partecipare con giovanile fervore alle nostre sedute.
        Nato a Monreale il 3 aprile 1836, fin dai primi anni egli rivelò un ingegno acuto e multiforme e, conseguito con brillante votazione il dottorato in giurisprudenza, entrò poco dopo in magistratura dove subito si affermò per il suo fine intuito giuridico. Nell'Amministrazione della giustizia raggiunse in breve volgere di tempo elevati gradi; giudice, procuratore del Re e poi consigliere d'appello, venne inoltre nominato direttore generale del Ministero della giustizia e collaborò sagacemente col Pessina e col Taiani. Chiamato più tardi al Consiglio di Stato, ne veniva quindi nominato presidente di sezione e nel difficilissimo ramo della giustizia amministrativa portava un contributo di profonda dottrina, si che, collocato a riposo per limiti di età, gli veniva conferito il titolo di presidente onorario del Consiglio stesso.
        Innumerevoli e delicate cariche pubbliche furono affidate a lui, in cui tutti riconoscevano ogni garanzia di integrità e di saggezza; e nei difficili incarichi che dalla fiducia di più Governi gli furono assegnati egli seppe sempre spiegare opera equilibrata, mostrando fine tatto e salvaguardando peraltro con energia gl'interessi pubblici. Fu così commissario civile per i demani comunali nella Sicilia ed altresì per l'inchiesta sull'Amministrazione municipale di Roma; fece parte del Contenzioso diplomatico e per molti anni fu presidente della Commissione centrale delle imposte.
        Il senatore Calcedonio Inghilleri appartenne al Parlamento per oltre un cinquantennio: entrò alla Camera dei deputati fin dal 1874 e per tre legislature dalla 12ª alla 14ª vi rappresentò il collegio di Monreale sedendo a destra: il 26 gennaio 1889 fu poi nominato senatore. Ben si può dir di lui che qui, come alla Camera elettiva, non si dette mai riposo. Membro di numerose commissioni, partecipò sempre con la maggiore assiduità ai lavori parlamentari. relatore di importanti disegni di legge intervenne nelle più notevoli discussioni recando un contributo preziosissimo, dando sempre prova di grande abnegazione, mai ritraendosi dagli incarichi più gravosi. Non mi è possibile accennare particolarmente alla sua attività instancabile, ma mi è doveroso ricordare che grandi opere legislative ebbero la sua collaborazione e trovarono anzi in lui un potente assertore. Così la grande riforma amministrativa compiutasi fra il 1888 e il 1890, così la riforma del Codice penale del 1889 e quella del Codice penale militare nel 1907. Fu sempre strenuo difensore della dignità della magistratura e dovunque vi fosse una alta idealità da sostenere egli fece sempre sentire la sua lucida parola, espressione di equilibrio e di saggezza. Fu per lungo tempo membro della Commissione di finanze, della Commissione di verifica dei titoli e della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte e mai si attenuò la sua operosità e il suo fervore.
        Noi ricordiamo e ricorderemo sempre con devota riverenza questa nobile figura che aggiungeva alle sue elette doti di ingegno una bontà infinita ed una modestia senza pari.
        Inchiniamoci con profondo dolore dinanzi alla memoria del venerando amico e alla famiglia desolata porgiamo le nostre vivissime condoglianze. (Bene).
        FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Chiedo di parlare.
        PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
        FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Alle parole di rimpianto che l'illustre Presidente di questa Assemblea ha pronunziato per la morte dei senatori, il Governo si associa. Essi nei vari campo ove si svolse la loro opera, hanno bene meritato della patria che innanzi alle oro tombe s'inchina memore e grata. [...].

        Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 9 marzo 1926.

Note:Secondo altra fonte risulta nato il 1° aprile 1836.

Attività 1224_Inghilleri_IndiciAP.pdf