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Senato della Repubblica
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SOLIDATI TIBURZI Luigi

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:12/10/1825
Luogo di nascita:CONTIGLIANO (Perugia) - oggi (Rieti)
Data del decesso:23/08/1889
Luogo di decesso:CONTIGLIANO (Perugia) - oggi (Rieti)
Padre:Antonio
Madre:SOLIDATI Maria
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:Celibe
Luogo di residenza:Contigliano
Indirizzo:Piazza Vittorio Emanuele, 41
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Professione:Avvocato
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Contigliano (1864-1865)
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Contigliano
Cariche e titoli: Segretario generale del Ministero di grazia e giustizia e dei culti (16 luglio 1883-1° maggio 1884)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:06/07/1886
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Francesco Ghiglieri
Convalida:14/06/1886
Giuramento:10/06/1886
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare

    .:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 gennaio 1882
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
IX
Rieti
22-10-1865
Sinistra
X
Rieti
10-3-1867
Sinistra
XI
Rieti
20-11-1870*
Sinistra
Ballottaggio il 27 novembre 1870
XII
Rieti
8-11-1874
Sinistra
XIII
Rieti
5-11-1876
Sinistra
XIV
Rieti
16-5-1880
Sinistra
XV
Spoleto (Perugia II)
29-10-1882**
Sinistra
Cessazione per nomina a segretario generale del Ministero di grazia e giustizia. Rieletto il 26 agosto 1883
Cariche:Segretario (3 maggio-3 ottobre 1876) (22 novembre 1876-2 maggio 1880) (27 maggio 1880-25 settembre 1882) (24 novembre 1882-15 luglio 1883)
Vicepresidente (3 dicembre 1885-27 aprile 1886)


    .:: Senato del Regno ::.

Cariche:Segretario (17 novembre 1887-4 gennaio 1889) (29 gennaio-23 agosto 1889)
Commissioni:
Commissario di vigilanza al Fondo di beneficenza e religione della città di Roma (30 marzo-20 luglio 1889)

    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Dovere d'ufficio, animo di collega, pietà, vogliono che io rammenti le numerose e gravi perdite fatte dal Senato, i meriti degli estinti. [...]
Il senatore Luigi Solidati Tiburzi passava di questa vita il giorno 23 agosto in Contigliano dove era nato nel 10 dicembre 1825.
Addottorato in leggi, esercitò, per qualche tempo, in Roma onorevolmente l'avvocatura.
Nel 1848 si scrisse volontario per l'indipendenza, ma grave malore gli impedì di trovarsi sui campi della Venezia.
La restaurazione pontificia, lungi dall'intiepidirlo, lo infervorò nell'amore per la patria. E fu nel Comitato romano, operoso, instancabile, incurante dei pericoli.
Sostenuto in carcere, uscì di Roma nel 1860, tornando ai monti dove era nato.
Eletto dai concittadini ad ogni ufficio amministrativo; deputato per sette legislature da essi al Parlamento, durante quasi venti anni consecutivi; senatore dappoi il 7 giugno 1886, mai non scemò nella stima e nell'affetto di chi ne conobbe i propositi retti, gli atti incontaminati.
E la Camera dei deputati chiamandolo più volte, il Senato due volte segretario dell'Ufficio di Presidenza, sanzionavano quel giudizio.
Culto senza pretesa, studioso fino allo scrupolo di ogni pubblico interesse, tutto zelo per ogni incarico, pochi per sano criterio, nessuno lo superò per mitezza d'animo. Alla quale facevano però riscontro convincimenti saldissimi, per tutta la vita tenacemente professati.
Modestissimo quale era il senatore Solidati Tiburzi, nel luglio del 1883, solo piegando a vive esortazioni, accettò l'ufficio di segretario generale del ministro di grazia e giustizia. Ma in breve fu colto da grave malore che lo condusse in fin di vita, lungamente lo afflisse e dianzi lo traeva al sepolcro. Nel quale discese stimato dai colleghi, rispettato dagli avversari, da tutti desiderato; dalla natia Sabina, quale benefattore, venerato e pianto.
Ed a me, cui le fortune della vita pubblica diedero agio, nella diuturna intima consuetudine, di conoscere qual cuore avesse il carissimo estinto, sia da voi consentito di deporre un fiore sul sepolcro di lui che fu figlio buono, congiunto tenero, amico raro, cittadino eccellente, la cui vita fu tutta nel fare il suo dovere e che nel fare il suo dovere mise tutta la sua compiacenza e la sua gloria. (Unanimi approvazioni). [...]
PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio Ha facoltà di parlare.
CRISPI, presidente del Consiglio. Il Governo si associa di gran cuore alle parole di cordoglio pronunziate dal nostro illustre Presidente. [...]
Fra i nomi che furono ricordati con parole così calde ed affettuose, ne troviamo di quelli i quali sono intimamente legati alla storia delle cospirazioni e delle guerre della nostra indipendenza. [...]
Fra i morti commemorati è pure il nostro Solidati-Tiburzi, che tutti ricordano per la sua bontà, del quale nessuno ha dimenticato quanto abbia sofferto per la patria nelle carceri pontificie.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 novembre 1889.

Archivi:Presso l'Archivio di Stato di Rieti è conservata la documentazione del senatore che è stata inventariata

Attività 2110_Solidati_Tiburzi_IndiciAP.pdf