|
|
|
Data di nascita: | 11/29/1860 |
Luogo di nascita: | RAVENNA |
Data del decesso: | 12/05/1938 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Giuseppe |
Madre: | BRANZANTI Maria |
Coniuge: | BACCARINI Maria |
Figli: | Anita Luisa, che sposò Paolo BELLINI
Giuseppina, che sposò Eugenio FAGNOCCHI
Alfredo, che sposò Maria Rosa MUS
Bianca coniugata MERCALLI |
Parenti: | RAVA Luigi, avo paterno
BRANZANTI Gregorio, avo materno
BACCARINI Alfredo, suocero, deputato e ministro dei Lavori pubblici
BACCARINI GAMBERINI Carlotta, suocera |
Luogo di residenza: | RAVENNA |
Altra residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Nizza, 11 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Bologna |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Magistrato |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Professore ordinario di Scienza dell'amministrazione all'Università di Bologna (24 novembre 1898-14 marzo 1915)
Professore emerito dell'Università di Bologna (30 maggio 1915)
Consigliere di Stato (7 febbraio 1915-29 novembre 1930)
Presidente di sezione onorario del Consiglio di Stato (13 novembre 1930) |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Roma (25 novembre 1920-23 maggio 1921)
Presidente del Consiglio provinciale di Ravenna |
Cariche amministrative: | Consigliere provinciale di Ravenna
Consigliere comunale di Roma |
Cariche e titoli: | Vicepresidente della Cassa di risparmio di Ravenna (1892-1918) (1920)
Presidente della Cassa di risparmio di Ravenna (1919)
Presidente del Circolo ravennate (1894-1930)
Presidente della Società Dante Alighieri (1902-1906)
Membro del Consiglio degli archivi (10 maggio 1920-23 novembre 1933)
Presidente dell'Ente nazionale per le industrie turistiche ENIT
Presidente del Consiglio superiore dell'emigrazione
Membro del Consiglio della previdenza e delle assicurazioni sociali
Fondatore e vicepresidente della Banca popolare di Ravenna
Presidente della Fondazione Marco Besso
Tesoriere generale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Socio ordinario della Deputazione di storia patria negli Abruzzi (1911)
Socio onorario nazionale della Deputazione di storia patria per le Venezie (5 novembre 1916)
Socio corrispondente dell'Ateneo di Brescia (31 dicembre 1916)
Socio corrispondente della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi (1918)
Presidente della Deputazione di storia patria per la Romagna
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (9 ottobre 1925)
Cavaliere del lavoro (15 dicembre 1930)
Ministro di Stato (31 marzo 1932)
Presidente dell'Accademia dell'Istituto delle scienze di Bologna
Presidente della Società agricola italiana
Presidente del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento
Presidente dell'Istituto di studi per l'Alto Adige
Socio onorario della Società dalmata di storia patria |
|
.:: Nomina a senatore ::.
|
|
Nomina: | 10/03/1920 |
Categoria: | 03
05 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
I Ministri segretari di Stato |
Relatore: | Nerio Malvezzi De' Medici |
Convalida: | 04/12/1920 |
Giuramento: | 06/12/1920 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
|
|
|
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 7 marzo 1889
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 7 giugno 1894
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 10 gennaio 1907
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1899
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 gennaio 1901
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 dicembre 1904
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 7 gennaio 1909
Gran cordone dell'Ordine di Leopoldo d'Austria
Grande ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Gran cordone dell'Ordine della Corona di Prussia
Gran cordone dell'Ordine dell'Aquila bianca (Russia)
Gran cordone dell'Ordine civile di San Marino |
|
|
.:: Camera dei deputati ::.
|
|
Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XVII | Ravenna | | 8-3-1891 | Sinistra liberale | Elezione in corso di legislatura. Proclamazione della Camera il 21 marzo 1891 |
XVIII | Ravenna I | | 6-11-1892 | Sinistra liberale | |
XIX | Ravenna I | | 26-5-1895 | Sinistra liberale | |
XXI | Vergato | | 3-6-1900 | Sinistra liberale | |
XXII | Vergato | | 6-11-1904* | Sinistra liberale | Eletto anche nel collegio di Pesaro, optò per il collegio di Vergato il 28 gennaio 1905 |
XXIII | Vergato | | 7-3-1909 | Sinistra liberale | |
XXIV | Vergato | | 26-10-1913 | Sinistra liberale | |
Cariche: | Vicepresidente (5 dicembre 1914-29 settembre 1919) |
|
|
|
|
Commissioni: | Membro della Commissione di finanze (24 novembre 1922-10 dicembre 1923) (30 maggio 1924-21 gennaio 1929) (2 maggio 1929-19 gennaio 1934)
Membro della Commissione per l'esame della proposta di legge "Modificazioni al regolamento giudiziario del Senato per stabilire incompatibilità per il patrocinio dinanzi all'Alta Corte di giustizia" (12 giugno 1923)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Costituzione del Parco nazionale d'Abruzzo" (15 giugno 1923)
Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (5 giugno 1925-21 gennaio 1929) (2 maggio 1929-19 gennaio 1934)
Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934) (1° maggio 1934-12 maggio 1938) |
| |
|
|
|
Governo: | Sottosegretario di Stato al Ministero delle poste e telegrafi (25 dicembre 1893-9 marzo 1896)
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'agricoltura, industria e commercio (28 giugno 1900-17 febbraio 1901)
Ministro dell'agricoltura, industria e commercio (3 novembre 1903-27 marzo 1905), (28 marzo-22 dicembre 1905)
Ministro della pubblica istruzione (2 agosto 1906-10 dicembre 1909)
Ministro delle finanze (21 marzo-5 novembre 1914) |
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
|
|
Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Due dolorose perdite ha subìto il Senato durante l'interruzione delle sue sedute: [...] e Luigi Rava. [...]
Geniale versatilità, passione costante dei buoni studi, sereno e vigile amore del bene della nazione caratterizzarono la notevole personalità di Luigi Rava. Proseguiva in lui quella bella tradizione di cultura nobilmente eclettica che fu vanto della sua Romagna.
Intrapresa la carriera dell'insegnamento superiore, a soli ventisei anni aveva avuto l'incarico per la filosofia del diritto a Siena, donde era passato a Pavia per assumere poi, come titolare, la Cattedra di scienza dell'amministrazione presso l'Università di Bologna, cattedra ch'egli aveva tenuta ininterrottamente fino al 1914, quando era stato chiamato a far parte del Consiglio di Stato. Contemporaneamente all'insegnamento universitario e alla produzione scientifica, Luigi Rava aveva cominciato presto ad esplicare un'intensa attività politica, giungendo ai posti di più alta responsabilità, ai quali era designato dalla complessa e solida preparazione, dalla pronta capacità assimilatrice, dalla facile e piana eloquenza, dall'equilibrio degli atteggiamenti e dei giudizi non mai fuorviati dal preconcetto partigiano. Eletto appena trentenne a rappresentare la nativa Ravenna, aveva seduto nella Camera dei deputati per sette legislature. Aveva fatto parte, giovanissimo, dell'ultimo Gabinetto Crispi, del quale era l'unico superstite. Era ritornato più volte al Governo, come ministro dell'agricoltura, dell'istruzione pubblica e delle finanze: e svariatissimi furono gli altri elevati uffici, oltre i già ricordati, ai quali Luigi Rava dedicò la sua straordinaria infaticabile operosità: presidente del Consiglio provinciale di Ravenna, della "Dante Alighieri", del Comitato nazionale per la storia del risorgimento, della Deputazione di storia patria per la Romagna, dell'Istituto per gli studi sull'Alto Adige, commissario generale dell'"Enit", sindaco di Roma nei duri anni 1920-1921, quale esponente della coalizione dei partiti nazionali. Al Senato egli apparteneva dal 1920 e partecipò assiduo alla vita dell'Assemblea, relatore acuto e competente dei più importanti bilanci e disegni di legge, intervenendo sempre all'improvviso in ogni notevole discussione, ascoltato per la sua autorità, che si era fatta di saggia temperanza e di rara esperienza politica e amministrativa.
Le cure diligenti e fruttuose date ai quasi innumerevoli uffici, spesso esercitati cumulativamente, non distolsero mai Luigi Rava dallo studio, non solo delle discipline giuridiche, ma anche delle dottrine politiche e finanziarie, né dal suo maggiore diletto, che era l'esplorazione degli archivi dalla quale egli trasse sovente materiali preziosi e nuovi per affermarsi brillantemente anche nel campo delle ricerche storiche, come ricostruttore felice di momenti ed episodi della nostra formazione unitaria.
Era stato fautore caldissimo ed efficace della partecipazione dell'Italia alla grande guerra. Antico crispino e romagnolo di buona razza, fu fascista con inestinguibile entusiasmo.
Un'esistenza così preclara e feconda, tutta inspirata al più puro patriottismo, fu contrassegnata da una cristallina probità, da una modestia profondamente sentita, da una bontà delicata e accogliente, virtù umane che noi conoscemmo e amammo in Luigi Rava. Veraci parole furono da lui candidamente scritte, a conclusione del suo testamento: "Non ho rancori, non ebbi inimicizie, lavorai e feci il bene quanto potevo. Lodo l'opera del duce, che dà gloria all'Italia rinnovata". Con cotesta consolatrice certezza di una vita ben spesa, con cotesta suprema visione di una patria ascendente al suo destino di gloria, quell'esemplare italiano ha chiuso la sua giornata mortale, lasciandoci un retaggio di memorie e di affetti che il tempo non potrà in noi affievolire.
THAON DI REVEL, ministro delle finanze. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
THAON DI REVEL, ministro delle finanze. Il Governo si associa alle commosse espressioni di cordoglio pronunciate dal Presidente di questa Assemblea, per commemorare i compianti senatori [...] e Luigi Rava.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 25 maggio 1938.
|
|
|
Note: | Secondo altra fonte risulta nato il 29 novembre 1860.
Il nome completo risulta essere: "Luigi Ulisse Vittorio".
|
Attività |
|
|