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Data di nascita: | 10/06/1847 |
Luogo di nascita: | TRANI (Bari) - oggi (Barletta-Andria-Trani) |
Data del decesso: | 17/11/1916 |
Luogo di decesso: | NAPOLI |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | Celibe |
Fratelli: | Ascanio
Grazia
Marianna, madre di Giovanni
Beatrice |
Professione: | Prefetto |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Prefetto di Caltanissetta (incaricato, 31 maggio 1894) (titolare, 26 dicembre 1895)
Prefetto di Teramo (16 gennaio 1896)
Prefetto di Avellino (20 febbraio 1896)
Prefetto di Brescia (9 aprile 1896)
Prefetto di Pisa (23 gennaio 1898)
Prefetto di Udine (12 giugno 1898)
Prefetto di Ravenna (4 agosto 1898)
Prefetto di Lecce (10 luglio 1899)
Prefetto di Avellino (27 luglio 1903)
Prefetto di Catania (25 novembre 1909-12 aprile 1915. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Commissario regio per il Comune di Modena (19 luglio 1892) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 06/03/1911 |
Categoria: | 17 | Gli intendenti generali
dopo sette anni di esercizio |
Relatore: | Niccolò Melodia |
Convalida: | 12/06/1911 |
Giuramento: | 21/06/1911 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1° giugno 1876
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 1° luglio 1894
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 6 settembre 1896
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 27 dicembre 1906
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 giugno 1893
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 giugno 1900
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 gennaio 1904
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 28 giugno 1908
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 aprile 1915 |
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Periodo: | 1866 terza guerra di indipendenza | |
Decorazioni: | Medaglia commemorativa per la liberazione di Roma | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi! Debbo adempiere al mesto ufficio di ricordare i nostri, che abbiamo perduto nelle vacanze. Essi sono: San Martino Guido, Perrone, Tacconi, Pessina, Perrucchetti, Driquet, Minervini, Doria d'Eboli. [...]
Altra morte improvvisa per paralisi ci ha dato il dolore di perdere il senatore Gennaro Minervini in Napoli il 17 novembre. Nato in Trani il 6 ottobre 1847, compì gli studi in Napoli, e da giovane si diede al giornalismo, acquistando nome fra i più reputati pubblicisti. Nelle fila garibaldine non ancor ventenne nel 1866 fu combattente in Tirolo, e nel 1867 a Mentana. Amico di Giovanni Nicotera gli fu segretario particolare nel 1876 al Ministero dell'interno; ne conseguì la sua nomina a segretario di sezione del Consiglio di Stato. Né le armi, né l'ufficio, lo distolsero dalla stampa periodica, né lo separarono dai giornalisti più noti. dal Consiglio di Stato passò all'amministrazione provinciale, entrandovi sottoprefetto e passando da Civitavecchia a Pozzuoli. Mandato a Bari consigliere delegato, resse quell'importante prefettura nell'epoca dei Fasci, ristabilì l'ordine pubblico, meritando lode e la Prefettura di Caltanissetta nel 1895. Colà ed in Avellino ed in Brescia ed in Pisa ed in Ravenna, in Lecce ed in Catania, soddisfece al Governo, rispettando le libertà, e procurando la concordia. Il bene delle provincie, il meglio delle città. Fu collocato a riposo il 12 aprile 1915. In Senato era entrato per decreto del 3 giugno 1911; e ne rimane grato ricordo. (Bene). [...]
RUFFINI, ministro della pubblica istruzione. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RUFFINI, ministro della pubblica istruzione. Il Governo unisce per bocca mia il suo rimpianto sincero e profondo alla commemorazione nobile, affettuosa e veramente degna che il Senato del Regno ha tributata oggi ad alcuni dei suoi membri, testé scomparsi: i senatori Tacconi, Perrone, Minervini, Pessina.
Il Governo esprime ancora una volta solennemente la sua gratitudine verso cotesti illustri commemorati, i quali hanno dato tutti il meglio della loro attività al servizio dello stato, sia pure in vari modi, in vari ambiti, o nella cerchia delle amministrazioni comunali e provinciali, o in questo alto consesso; ma tutti, con uguale zelo e con uguale amore della pubblica cosa. [...]
DI CESARE. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DI CESARE. Mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente in memoria del senatore Gennaro Minervini, che ebbe cultura geniale e vivace, e propongo che siano inviate le condoglianze del Senato alla desolata famiglia.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1916.
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Attività |
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